Olimpiadi Milano Cortina 2026, variante Anas finita prima dei Giochi? Il sindaco: «Sarà molto difficile»

Martedì 6 Giugno 2023 di Marco Dibona
Una fase dei lavori per migliorare la viabilità a Longarone in vista delle olimpiadi invernali

Cortina d’Ampezzo e la provincia di Belluno aspettano che Giorgia Meloni sblocchi l’iter dei lavori per i Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026. Il Piano complessivo delle opere è stato infatti pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Veneto, ma ora deve essere recepito dalla presidenza del Consiglio dei ministri, con un decreto atteso nella prima metà di giugno, per dare avvio alle procedure di gara. 


LA LISTA
Nell’elenco delle opere olimpiche nel Veneto, per un miliardo di euro, non c’è la variante Anas al centro di Cortina, del valore di 483.207.800 euro; di questi, devono ancora essere reperiti 259.861.738 euro. L’amministrazione comunale ampezzana, nelle periodiche cabine di regia, a Roma, ha chiesto che il cantiere principale si attivi soltanto dopo i Giochi, per non gravare sul territorio durante lo svolgimento del grande evento sportivo. Il Piano complessivo delle opere compare nella delibera della Giunta del Veneto, espressa in intesa con ministero delle Infrastrutture e trasporti, Regione Lombardia, Province autonome di Bolzano e Trento. Il documento comprende lavori di assoluta priorità, gli impianti sportivi che dovranno garantire lo svolgimento delle competizioni olimpiche e paralimpiche, assieme ad altri cantieri che invece potranno concludersi, o addirittura avviarsi, dopo la disputa dei Giochi. La Società infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 tiene conto delle richieste poste dalle amministrazioni coinvolte nell’intesa. 


IL NODO
Il progetto più impegnativo del Piano regionale è la variante di Longarone alla statale 51 di Alemagna, per oltre 395 milioni di euro. Per quest’opera è stata posta la condizione per una “entrata in esercizio prima dell’evento olimpico”. Un termine che Roberto Padrin, sindaco di Longarone e presidente della Provincia di Belluno, ritiene però inappropriato: «Vedo improbabile il completamento per il 2026 di quest’opera, così complessa. Questo nonostante il commissariamento preveda deroghe ad alcuni passaggi burocratici. Se tutto andrà bene, senza intoppi, si può pensare a un avvio del lavoro nella tarda primavera 2024. Ci sono 11 chilometri di strada da realizzare, con tempi tecnici che non lasciano presagire una entrata in esercizio per i Giochi invernali 2026. Sarebbe già importante se per quella data fosse percorribile il collegamento dall’attuale uscita dell’autostrada sino alla zona industriale di Longarone. Poi il progetto prevede un ponte sul torrente Maè; il passaggio fra la Fiera e il Piave; un tunnel sotto Castellavazzo, per uscire a imboccare la galleria di Termine.

L’aspetto importante è riuscire ad andare avanti veloci ora, in questa fase approvativa, che prelude all’inizio dei lavori». 


L’IMPEGNO
A Cortina l’impegno maggiore è per lo sliding centre olimpico, la pista Eugenio Monti, per le gare olimpiche di bob, skelethon e slittino. È diviso in tre lotti, per complessivi 125 milioni di euro. La terza parte dei lavori, per due milioni e mezzo di spesa, prevede il memoriale storico, con la valorizzazione di alcune parti della vecchia pista, preservate durante la demolizione, terminata in questi giorni. L’allestimento del villaggio olimpico, struttura provvisoria, che si è deciso di sistemare nella spianata di Fiames e da rimuovere alla fine dei Giochi, costerà quasi 40 milioni di euro. Bisogna intervenire sullo stadio Olimpico del 1956, adeguarlo per accogliere i tornei di curling di Olimpiadi e Paralimpiadi: costerà 20 milioni. Sistemare il vecchio trampolino di salto Italia a Zuel, dove collocare il braciere olimpico 2026, costerà una decina di milioni. Due interventi secondari riguardano il piazzale del vecchio mercato, sotto la chiesa parrocchiale, per 7 milioni, e l’adiacente stabile del vecchio panificio, altri 7.5 milioni. C’è qualcosa da fare anche sulla pista da sci Olympia delle Tofane, che pure ha appena accolto i Mondiali di sci alpino Cortina 2021 e ogni anno ospita gare di Coppa del mondo: l’adeguamento alle competizioni paralimpiche richiede un milione 380mila euro di lavori. Nella delibera della giunta di Palazzo Balbi sono inseriti interventi da realizzare in altri comuni della nostra provincia, non direttamente interessati dai Giochi. Ecco allora 17 milioni di euro da impiegare sulla linea ferroviaria Venezia – Calalzo di Cadore, nel Prg di Ponte nelle Alpi. Rientra la stazione ferroviaria di Longarone; l’ammodernamento della stazione di Belluno, con un ampliamento del parcheggio, per 23 milioni; un lavoro analogo alla stazione di Feltre, per 3 milioni 273 mila euro. 

Ultimo aggiornamento: 07:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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