PIEVE - Il Punto nascita dell'ospedale del Cadore resta ostaggio della carenza di ginecologi. Una questione nota, già sollevata dai vertici della sanità bellunese, che ora arriva al pettine. Altre dimissioni fra il personale e la decisione di affidare il servizio di Pieve ad un solo medico. E' un mix di delusione e rabbia quello che prova per l'ennesima volta il sindaco Maria Antonia Ciotti alle prese con un altra informazione negativa sui servizi dell'ospedale Giovanni Paolo II. Non è stata informata ufficialmente di un provvedimento «temporaneo» che scatta da domani 27 ottobre, ma la notizia ha fatto presto ad uscire dal reparto. Una riorganizzazione temporanea che vedrà per i prossimi giorni, e fino a quando i concorsi non daranno i risultati sperati, un solo ginecologo in reparto dal lunedì al venerdì con orario da impiegato; garantirà le attività ambulatoriali e le consulenze interne e stop. In caso di necessità c'è una sola strada: quella per Belluno salvo che non ci sia fretta di venire al mondo e magari si veda la luce per strada o che debba intervenire il 118.
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