Malghe e rifugi in quota: un milione per sistemare le strade nei territori del Parco delle Dolomiti

Accordo tra Veneto Strade e Fondi per i Comuni di confine con l'obiettivo di favorire chi vive e lavora in montagna e al contempo sviluppare il turismo

Sabato 13 Aprile 2024 di Giovanni Santin
Malghe e rifugi in quota: un milione per sistemare le strade nei territori del Parco delle Dolomiti

FELTRE - Grazie ad un sostanzioso contributo garantito dal Fondo dei comuni confinanti (Fcc), verrà migliorata la viabilità di accesso a malghe e rifugi nei territori del Parco delle Dolomiti bellunesi e in Cadore.

La convenzione con Veneto Strade è stata siglata in questi giorni e la cifra messa a disposizione dal Fondo è pari ad un milione di euro. I progetti redatti prevedono interventi che interessano anche le condizioni di sicurezza e di viabilità degli itinerari che fungono da collegamento dell'area di valle con malghe o rifugi presenti in quota.


IL PRESIDENTE

«L'iniziativa - sottolinea Dario Bond, presidente del Comitato di gestione del Fcc - vuole dare un segnale importante, ovvero rimarcare con fatti concreti la centralità del tema della sicurezza e dell'accessibilità delle strade di ingresso alle aree alpine e prealpine. Tutto ciò sia a beneficio di coloro che lavorano in quota, basti pensare ad esempio agli agricoltori di montagna, a coloro che vivono in malga o ai rifugisti, sia per coloro che usufruiscono delle nostre splendide montagne da turisti alpini o da semplici visitatori. Il ripetersi nel corso degli ultimi anni di frequenti fenomeni meteorologici estremi ha determinato il progressivo danneggiamento di questa viabilità, che ora necessita di una manutenzione straordinaria».


L'OBIETTIVO

Obiettivi che, di fatto, sostengono sia la viabilità di alta montagna, sia la sicurezza ad essa collegata, sia infine il turismo. Ecco, nel dettaglio, la aree interessate dai progetti. Nel territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi i tre interventi riguarderanno le seguenti vie di accesso: la strada tra Croce d'Aune e rifugio "Dal Piaz"; la strada della Val Canzoi fino ad a Erera; la strada dalla Val Cordevole al rifugio "Bianchet". Quattro invece i progetti previsti nel territorio del Cadore. In questo caso le strade interessate sono quelola che sale da Calalzo al rifugio Baion; il secondo stralcio dei lavori per il collegamento fra le località Gera e Sopalù, fra i Comuni di San Nicolò e di Comelico Superiore; la strada tra Cianzopè e rifugio 5 Torri: con la sistemazione del primo tratto sino alla stazione intermedia del nuovo impianto; la strada ponte di Serdes Senes con sistemazione dello stralcio funzionale. L'intervento, comune a tutti i tratti stradali, si concentrerà per lo più nella sistemazione del fondo stradale, nella realizzazione di canalette in legno per lo sgrondo delle acque meteoriche, nel posizionamento di staccionate, nella formazione di guadi, nel rifacimento e ripristino di muri a secco e nella posa di sistemi di protezione della sede stradale dallo scarico di pietrame dai versanti. Per tutti i cantieri, le opere dovranno essere concluse entro marzo 2026.

Ultimo aggiornamento: 14:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci