Belluno. Inseguito dal lupo, capriolo viene centrato da un'auto: «Dopo lo schianto l'animale è tornato indietro»

Lunedì 30 Ottobre 2023 di Giovanni Santin
Belluno. Inseguito dal lupo, capriolo viene centrato da un'auto: «Dopo lo schianto l'animale è tornato indietro»

BELLUNO - Sabato 28 ottobre, mancano pochi minuti alle 20. Alessandro, ma il nome è di fantasia, sta scendendo dal Nevegal con la propria Toyota. Poco prima di arrivare a Castion, verso la fine della lunga discesa che segna la fine della curve che si percorrono tornando verso Belluno, un capriolo attraversa la strada e sbatte contro la macchina. Alessandro prende paura, naturalmente; si ferma poco dopo, all’altezza del vicino bar, non distante da dove una delle laterali porta all’abitato di Caleipo. Torna indietro e a lato della strada vede il capriolo agonizzante. Si ferma anche la signora che lo seguiva, scendendo a sua volta dal Colle. E gli dice: «Ho visto tutto. E ho visto anche che il capriolo era inseguito da un lupo. Non appena c’è stato lo schianto, il lupo si è fermato ed è tornato indietro».


L’ULTIMO INCIDENTE
Nella rassegna che sta invadendo la cronaca di questi giorni, con protagonisti animali che causano incidenti dopo aver invaso la carreggiata, ecco un caso che ha una propria specificità. Con il lupo che insegue l’ungulato e quest’ultimo che scappa per mettersi in salvo dal predatore affamato. E se non vi fosse stata una seconda persona che in automobile percorreva la stessa strada a poca distanza dalla prima autovettura, nessuno avrebbe mai saputo qual era stata la reale dinamica dell’evento. Il capriolo ha attraversato la strada provenendo dalla zona della Nogherazza, diretto verso i prati che circondano Caleipo. Poco più avanti sarebbe passato vicino alle case. Ma la sua fuga è terminata in maniera tragica incocciando contro la Toyota. Un modello, quello coinvolto, che ha il muso molto alto e che per fortuna del guidatore, che in quel momento era in macchina da solo, ha impedito che il capriolo potesse arrivare fino all’altezza del parabrezza, magari mandandolo in mille pezzi proiettati dentro l’abitacolo. Una volta capito che lo scontro con il capriolo aveva procurato all’animale ferite quasi mortali, Alessandro ha chiamato la polizia che ha provveduto a redigere il verbale dell’incidente. I militari hanno poi chiamato la riserva di caccia competente della zona e il personale intervenuto ha soppresso l’animale sul luogo. La Polizia ha verificato i danni dell’automobile, osservando che sul mezzo vi erano anche dei peli lasciati dall’animale. Circa 3.000 euro i danni procurati al mezzo, fortunatamente coperto dall’assicurazione. 


LE ASSICURAZIONI
E in provincia di Belluno sono sempre di più gli automobilisti che coprono il loro mezzo anche da questo tipo di incidenti. Il problema è costituito piuttosto dal fatto che le assicurazioni coprono i danni fino ad una certa cifra che spesso non è sufficiente a riparare il danno. La zona fra il Nevegal e la città è balzata più volte alle cronache per questo tipo di incidenti. Un signore di Belluno ha visto la propria macchina danneggiata per ben tre volte da altrettanti scontri con animali sbucati improvvisamente dal bosco. E tutti e tre lungo la strada che da Castion scende verso Levego. Un problema – quello dello scontro con animali – con cui ormai è necessario fare i conti, come evidenziato dagli ultimi tristi episodi di cronaca. Un discorso a parte merita il lupo, protagonista assoluto dell’anno in Alpago. E proprio negli scorsi giorni la conca ha fornito i numeri aggiornati all’inizio del mese di ottobre confrontando cosa accaduto fra le proprie mura e l’intero territorio provinciale.

Nel 2023, su un totale di 100 predazioni, nei tre comuni di Chies, Tambre e Alpago ne sono state registrate 50, cioè l’esatta metà; su 343 capi predati – un numero che comprende quelli morti, i feriti ed i dispersi – ben 248 (il 72%) sono alpagoti; fra i 246 ovini, addirittura il 91%, cioè 224, erano dei tre territori citati.

Ultimo aggiornamento: 14:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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