Dal Miramonti al Cristallo: la strana estate dei prestigiosi hotel chiusi a Cortina

Mercoledì 9 Agosto 2023 di Olivia Bonetti
Dal Miramonti al Cristallo: la strana estate dei prestigiosi hotel chiusi a Cortina

CORTINA D'AMPEZZO - Un’estate a Cortina senza il Miramonti Majestic Grand Hotel, il complesso alberghiero più grande di Cortina fra i più prestigiosi e rinomati. Non sembra vero che non ci sia quella colonna dell’accoglienza, quasi simbolo della Perla delle Dolomiti. È lo storico albergo nato agli albori del 1900, hotel della Dolce Vita, che ogni stagione estiva ospitava fior fiore di eventi culturali, oltre a migliaia di ospiti e tanti vip.

Conta 122 stanze, con oltre 200 posti letto e dava lavoro a 50 collaboratori. Spazio che pesa sull’offerta turistica di Cortina: anche perché non è l’unico hotel chiuso, tenuto conto delle grandi ristrutturazioni partite in vista delle Olimpiadi 2026. Si parla di 4-500 posti letto in meno in questa estate 2023. Il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, afferma: «Risentiamo della mancanza di letti, c’è comunque da parte degli investitori degli alberghi l’esigenza di fare grandi interventi e come amministrazione siamo contenti che ci siano delle nuove realtà turistiche, perché di fatto sono il primo biglietto da visita sull’offerta della località».


Il Miramonti Majestic Grand Hotel di proprietà della famiglia trevigiana Efrem Zanchetta, lo scorso gennaio, era finito nel mirino dell’immobiliarista romano Matteo Corsini che aveva segnalato alcune presunte irregolarità per le normative antincendio. Erano intervenuti i vigili del fuoco ed era seguita un’ordinanza di sospensione della licenza. Poi un ultimatum per la proprietà che doveva mettersi in regola e dimostrare, con documentazione alla mano e lavori compiuti, che non vi sarebbe pericolo per ospiti e personale. L’hotel è rimasto parzialmente aperto fino alla fine della stagione invernale, con un presidio antincendio, ovvero “sentinelle” che assicuravano la sicurezza degli ospiti. Il 27 gennaio scorso infatti l’ordinanza di sospensione della licenza era stata ritirata, l’hotel aveva potuto proseguire l’attività ed ai gestori erano stati dati 45 giorni per mettersi i regola. Dopo quei 45 giorni il Miramonti ha chiuso e la difficoltà di trovare imprese ha fatto il resto: i lavori non sono ancora stati fatti. La normativa (legge nazionale che riguarda tre quarti degli hotel italiani che ha dato tempo a tutti gli alberghi di adeguarsi per il 2024 gradualmente ndr) imponeva una parte dei lavori entro quest’anno, una parte il prossimo. A quel punto c’è stata la valutazione di fare un restyling completo per adeguarsi: per questo la struttura è attualmente chiusa. La scelta, quindi, è stata “sacrificare” l’estate per essere certi di avere poi l’inverno. Sui canali social dell’Hotel gli ultimi post sono fermi al 24 febbraio 2023. Poi più nulla. La speranza è che torni attiva quanto prima.


LA FOTOGRAFIA
Ma la chiusura del Miramonti è solo una delle tante nel risiko dei posti letto di Cortina. Lo stesso vale per l’hotel Cristallo, che sarà chiuso due anni, per un radicale rinnovamento delle 74 stanze, che diverranno 83, per oltre 150 letti. Percorrendo la strada che arriva dal Cadore, entrando in centro, si incontrano diversi alberghi chiusi: c’è Villa Resy, ristrutturata in residenza; c’è il Fanes, venduto di recente; il Dolomiti, l’ex motel Agip, è recintato, in attesa di avvio del cantiere. Nel viale della stazione ci sono l’Ampezzo, dove sono ripresi gli scavi per ricostruirlo, e l’Italia, chiuso da anni. E poi ancora il Venezia; il Capannina chiuso quest’estate per lavori; il San Marco da rifare; il grande Concordia in pieno centro, come l’Ancora, dove c’è il cantiere. Lontano dal centro sono chiusi il Tofana, rifatto ma mai finito, cantiere ormai storico, e il Pocol. «Sono contento che si stiano facendo i lavori. Nel passato Cortina aveva 5500 posti letto - spiega il sindaco Lorenzi -: ora siamo a 4800 (dei quali 500 sono attualmente chiusi ndr) ma con le riqualificazioni torneremo a quei 5500». Il dossier della candidatura olimpica richiede 6.500 posti letto in albergo, a Cortina o nelle località più vicine. Un obiettivo che visto il fermento che c’è sarà sicuramente centrato. 


L’OFFERTA
Il primo cittadino di Cortina ricorda infine che «non è che c’è solo l’offerta turistica alberghiera, ma ci sono le seconde case, i B&B i campeggi. L’offerta turistica di Cortina punta sugli alberghi, ma c’è tutta un’altra serie di possibilità che vanno ad agevolare l’accoglienza del turista. «Mi auguro che il Miramonti riapra per l’inverno - conclude il sindaco Lorenzi - come l’Europa e le altre strutture».

Ultimo aggiornamento: 17:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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