Cortina. Alberi secolari abbattuti per la nuova pista da bob, il Cai non molla. Simico replica: «Provvederemo noi a piantarne 12 mila»

Venerdì 1 Marzo 2024 di Marco Dibona
Cortina. Alberi secolari abbattuti per la nuova pista da bob

CORTINA (BELLUNO) - Un processore forestale è al lavoro, per trattare gli alberi tagliati i giorni scorsi, lungo il tracciato della nuova pista da bob di Cortina d’Ampezzo. È un mezzo meccanizzato avanzato, che consente di muoversi agevolmente e di lavorare in sicurezza, anche sul terreno innevato e bagnato di questi giorni.

In breve, tutta l’area sarà liberata dai tronchi, allestiti nelle misure commerciali, e dalle ramaglie. Mercoledì le maestranze specializzate erano all’opera all’interno della vecchia curva Cristallo, dove sarà realizzata la parte più spettacolare della nuova pista, l’unica che si discosta notevolmente dal vecchio tracciato. Ieri hanno proseguito il lavoro. 

Olimpiadi Milano Cortina 2026: tribuna, postazioni, ristori. Ci pensa l'architetto ex bobbista Sebastiano Dabalà, ecco come saranno

Alberi tagliati a Cortina

L’intervento continua comunque a suscitare commenti e critiche. Anche il Club alpino italiano prende posizione, sposando appieno la visione del Comitato scientifico centrale del Cai: «Il taglio degli alberi non deve far dimenticare l’intenzione che sta dietro a tale abbattimento. Il problema vero è la costruzione dello Sliding centre di Cortina. Un’opera contro cui si sono espressi in molti e anche il Comitato olimpico internazionale. Un’opera intempestiva, rispetto al cronoprogramma delle Olimpiadi invernali 2026; enormemente costosa; non sostenibile nel suo mantenimento futuro; sostanzialmente inutile, vista la disponibilità di altri impianti già funzionanti e considerato il ristrettissimo numero di praticanti delle discipline sportive interessate. C’è un ulteriore consumo di suolo, diversi ettari: problematica che già vede il Veneto ai primi posti fra le regioni italiane». Il Comitato scientifico fa quindi riferimento ai cambiamenti climatici, al riscaldamento globale, invitando a perseguire nuove modalità di frequentazione e valorizzazione del territorio e dell’ambiente, di minore impatto e coerenti con le mutate condizioni. «L’immagine che darà Cortina, e in genere la montagna veneto-trentina, rischia di essere quella di un territorio alpino pressoché privo di boschi, ma “ornato” da strutture arrugginite di metallo e cemento, a perpetuare il ricordo di tempi ormai irrimediabilmente passati». 

Larici giù per la pista da bob: il parere

Torna sulla vicenda Luigi Casanova di Mountain wilderness: «Il lariceto di Ronco rappresenta un capitale, uno scrigno che racchiude più tesori. Dal punto di vista naturalistico tutto l’insieme è una rarità, probabilmente un ambiente unico in tutto l’arco alpino meridionale. A sud delle Alpi non si trova un lariceto a quota tanto bassa, fra 1200 e 1300 metri. Tale patrimonio andava posto a tutela assoluta, invece, scelleratamente si è proceduto a un taglio sconsiderato per fare posto a una struttura sportiva. Si è proceduto al taglio di un simile gioiello forestale in assenza di una Valutazione d’impatto ambientale, in violazione della direttiva europea e della legge nazionale del 2006». Casanova si interroga sul numero reale di piante abbattute o da abbattere.

Quanti alberi sono stati abbattuti?

Lo stesso fa Cristina Guarda, consigliera regionale veneta di Europa Verde: «Società infrastrutture Milano Cortina renda pubblico il numero di larici effettivamente abbattuti. Se Simico ha effettivamente censito il numero di piante da abbattere, perché questi dati non vengono resi pubblici, vista la discordanza con quanto i cittadini sostengono? Se il progetto esecutivo prevedeva di risparmiare l’alberatura nelle aree della curva Cristallo e dell’anfiteatro, perché il disboscamento è stato esteso fino a lì? Se il piano di gestione stima un volume per ettaro di 350 metri cubi, perché Simico parla di 2.200 metri cubi in due ettari? Sono molti gli aspetti da chiarire e attendiamo la massima trasparenza su un progetto le cui sorti sono ancora tutte da scrivere, nonostante l’enorme impegno finanziario e politico di cui gode». 

Quanti alberi saranno piantati?

La stessa Simico ha precisato ieri in una nota che per ciascuno albero tagliato ne saranno piantati 12: questo porterà entro il 2026 alla piantumazione di oltre 10mila nuove piante. «Il taglio complessivo degli alberi - aggiunge Simico - è in linea con i numeri contenuti nel Piano di riassetto forestale approvato negli anni scorsi e che riguarda il territorio del Comune di Cortina d’Ampezzo».

Video

Ultimo aggiornamento: 12:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci