Pista da bob di Cortina: i costi, i tagli e i tempi del nuovo progetto

Giovedì 28 Dicembre 2023 di Alda Vanzan
Nuovo progetto pista da bob, foto del rendering

CORTINA - L’hanno chiamato progetto “light” perché è più “leggero”, soprattutto dal punto di vista delle rifiniture (più grezze, in realtà). Ma per le imprese costruttrici che entro metà gennaio potranno presentare le offerte al ribasso per la nuova pista da bob di Cortina d’Ampezzo sarà molto più appetibile: perché dovranno realizzare meno opere, perché i giorni di cantiere caleranno da 807 a 607, soprattutto perché i prezzi - rispetto a quelli della gara andata deserta la scorsa estate - aumenteranno in media del 17%. E questo combinato disposto - meno lavori, più remunerazione - dovrebbe rendere il “nuovo” Cortina Sliding Center maggiormente attrattivo. Sarà così? Domani Simico, la Società Infrastrutture Milano Cortina, presenterà il nuovo progetto voluto dal ministro Matteo Salvini per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, quindi gli interessati avranno 15 giorni di tempo per presentare le proposte economiche, buste che verranno aperte ed esaminate nell’arco di una settimana.

E se tutto andrà bene - se cioè ci saranno offerte (perché la vera incognita è questa) e se di conseguenza ci sarà l’aggiudicazione - la Fondazione Milano Cortina di Giovanni Malagò potrà presentarsi all’appuntamento del 31 gennaio con il Comitato Internazionale Olimpico di Thomas Bach con l’alternativa. Ossia: non serve andare nella svizzera Sankt Moritz per disputare le gare di bob, skeleton e slittino, l’Italia è in grado di realizzare e garantire la nuova pista Eugenio Monti a Cortina d’Ampezzo per i Giochi del 2026 esattamente come previsto nel dossier risultato vincente nel 2019 a Losanna. E senza spendere un centesimo in più rispetto a quanto già stanziato. Appunto: quanto si spenderà? E dove si risparmierà?


I TAGLI
I soldi sono sempre gli stessi, quelli già stanziati dal Governo: 3.812.700 euro (già spesi) per la bonifica (già fatta) dell’area della vecchia pista Eugenio Monti; 118.424.000 euro per il rifacimento dell’impianto e i lavori connessi (e qui Comune di Cortina e Provincia di Belluno mettono 470mila euro a testa); poi ci sarebbe il terzo lotto da 2.533.400 euro (di cui 15mila dal Comune e 15mila dalla Provincia) per costruire il Memoriale intitolato al “Rosso Volante”, che però al momento resta sulla carta. Quindi sono 122.236.700 euro disponibili per fare la pista da bob (che continuerà a costare 81.610.000 euro) e il “resto”. Ecco, è il “resto” che è cambiato. Nel nuovo progetto “light” voluto da Salvini, Simico ha sforbiciato lo sforbiciabile. La pista è rimasta quella di prima perché deve rispettare tutte le prescrizioni imposte dal Cio per ospitare le gare. Ma alcune opere ritenute non necessarie sono state stralciate. L’attuale “Bob Bar” sarà demolito e non ricostruito. Piazzole per la logistica, parcheggi e aree per la mobilità interna avranno una riduzione del 30% passando da 8.300 a 5.500 metri quadri. Per i parcheggi anziché una pavimentazione in terra “stabilizzata” e cordoli in pietra si userà del semplice - e forse più montano - ghiaino. Le tribune fisse saranno ridotte, quelle aggiuntive saranno messe appositamente per le gare. Le finiture non saranno più di lusso, ma basiche: ad esempio, per le curve della pista era stato previsto un rivestimento a specchio, bellissimo perché rifletteva la neve d’inverno e il verde circostante d’estate, solo che aveva il brutto difetto di costare un botto. Morale: le curve o resteranno “aperte” oppure saranno semplicemente colorate di verde. Solo di materiale la stima è di un risparmio sui 4 milioni che complessivamente potrebbe arrivare a 15 se non addirittura 20 milioni. Rimane la stazione della partenza, ma all’arrivo ci sarà solo una piattaforma con una copertura temporanea. E poi gli alberi: posto che resterà il rapporto di uno a dodici (per ogni albero abbattuto se ne pianteranno dodici nuovi), ben 4 ettari di bosco non saranno più toccati.
A tutto questo si aggiunga che è stato applicato quanto previsto dal prezziario della Regione del Veneto e cioè che a seconda dei luoghi dove si va a costruire può esserci una oscillazione dei prezzi fino al 20% in più. Per lo Sliding Centre è stato deciso di aumentare i prezzi rispetto al precedente capitolato del 16,5-17%. Questo significa che le imprese che sei mesi fa hanno rinunciato alla gara perché “non ci stavano” con i costi, ora dovrebbero trovare l’opera più remunerativa. Ossia: investo e non ci rimetto. Nulla osta che un domani si facciano - con altri fondi - gli interventi ora scartati (il Bob Bar, le finiture di lusso), ma intanto il nuovo progetto è più asciutto e imprenditorialmente più appetibile.
Chiaro se anche questa nuova gara con il progetto “light” dovesse andare deserta, sul bob a Cortina calerà definitivamente il sipario. Diversamente, per metà febbraio 2024 potrebbero iniziare i lavori e per metà ottobre 2025 tutto potrebbe essere concluso, con la pre-omologazione della pista tra febbraio e marzo 2025, l’omologazione a settembre, il “test event” all’inizio di ottobre. Intanto la prima tappa: la pubblicazione in Gazzetta della gara.
 

Ultimo aggiornamento: 16:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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