In provincia 51mila case non occupate: «Ma i prezzi sono troppo alti»

Lunedì 11 Settembre 2023 di Claudio Fontanive
Case in affitto

BELLUNO - Si fanno meno figli, aumenta la popolazione anziana, e quella in età lavorativa della nostra provincia non basta a soddisfare le posizioni professionali nel settore del turismo, ma anche nella medicina, nella logistica, nella manifattura, e via dicendo. Così, si cercano medici, infermieri, operai, impiegati, artigiani da altre provincie o Stati.

Ma, posto che tali lavoratori accettino di venire a lavorare in montagna, uno dei problemi principali per molti di loro è dove trovare un alloggio, e a quale prezzo.

I NUMERI
Non c’è soltanto il problema dei prezzi di Cortina e del calo della popolazione della Perla delle Dolomiti, dove sempre meno residenti possono permettersi certi prezzi. Il sociologo Diego Cason spiega: «Gran parte delle famiglie nella nostra provincia ha una casa di proprietà. Su 940000 nuclei residenti soltanto circa 4000 sono in affitto e si tratta per lo più di single o famiglie in fase transitoria, ovvero in procinto di acquistarne una». Ed entra nel dettaglio: «Sempre nel nostro territorio provinciale abbiamo 89.000 abitazioni non occupate, ma solo circa 38.000 di queste sono case di vacanze di proprietà di non residenti, e di conseguenza ci troviamo con 51.000 alloggi chiusi, che potrebbero essere locati e non lo sono. Nonostante questo se si cerca oggi una casa affitto è pressoché proibitivo trovarla a prezzi accettabili tutto l’anno. Abbiamo un patrimonio privato immobiliare inutilizzato, ma non siamo in grado di soddisfare la richiesta di residenzialità che potrebbe rinforzare il tessuto demografico delle nostre comunità, ed è un paradosso anche economico».

LA BEFFA
Ma invece trovare una casa da affittare per le vacanze pare un’impresa non così complicata. «Più facile - continua Cason - affittare casa con i colossi del turismo mondiale che con le loro piattaforme controllano buona parte dei flussi turistici: in tre mesi guadagni il doppio di quello che guadagneresti ad affittare a prezzi normali tutto l’anno, ovvero sotto gli 800 euro mensili». «Se dall’altra parte cerchi una casa in locazione a 1600 o 1800 euro al mese - sottolinea il sociologo - la si trova facilmente, ma pochissimi lavoratori possono permetterselo, e la stragrande maggioranza ovviamente si trova a dover rifiutare il lavoro nella nostra provincia. Alcuni lavoratori scelgono una sistemazione in un albergo o in b& b, specie coloro che sono assunti a tempo o hanno un obiettivo professionale a breve termine da raggiungere, ma in questo caso gran parte del loro stipendio va nell’alloggio, e quindi a lungo termine se ne vanno». I numeri parlano chiaro quindi: qui servono lavoratori ma non sappiamo creare le condizioni perché questi risiedano stabilmente nel nostro territorio. «Abbiamo bisogno di forza lavoro - continua Cason - tra i 6000 e i 7000 lavoratori complessivi in tutti i comparti, dal turismo alla logistica fino all’agricoltura, e di cui 4000 fra medici, impiegati pubblici, professionisti, ma costoro rinunciano oppure non diventano residenti stabili. Caso particolare il settore turistico, dove il fenomeno della non residenzialità stabile è amplificato specie nelle località più costose della nostra provincia. Alle volte tali lavoratori stagionali vengono messi in camere di fortuna o nelle cantine degli hotel, e in qualche caso in sistemazioni meno indecenti di queste, ma noi invece abbiamo bisogno che si fermino stabilmente nel nostro territorio con le loro famiglie».

IL SINDACATO
L’analisi della situazione case in provincia era stata fatta nel congresso straordinario dello scorso 6 luglio dal sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari della Cgil, il cui segretario è oggi Mauro De Carli. Ed erano entrati nel dettaglio tracciando anche una mappa. «I comuni più periferici hanno percentuali di case vuote molto alte (Vallada, Cibiana, Gosaldo e Selva con dati oltre il 76%) e i comuni più centrali con percentuali completamente opposte (Sedico con il 23,63%, seguono Santa Giustina, Limana e infine Belluno con il 27.93%)».
 

Ultimo aggiornamento: 12 Settembre, 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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