Sgozzavano i camosci protetti
e poi li esibivano come trofei

Lunedì 14 Dicembre 2015 di Olivia Bonetti
Sgozzavano i camosci protetti e poi li esibivano come trofei
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BELLUNO - Uccidevano i camosci dell’area protetta Parco dolomiti Bellunesi e si portavano via il trofeo, la testa dell’animale che poi impagliavano e esponevano. È questa l’ipotesi accusatoria sulla quale stanno indagando i forestali che hanno denunciato all’autorità giudiziaria due agordini di 47 e 32 anni, che avevano messo su un vero e proprio museo naturalistico di animali morti.

L’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Roberta Gallego, vede tra le ipotesi di reato la violazione della legge sulla caccia e quella che tutela la riserva, e ancora altre violazioni per aver introdotto armi da caccia di frodo e per l’uccisione di animali nel Parco. Ma le indagini stanno ancora costruendo il corpo probatorio che potrebbe alla fine inchiodare i due alle loro responsabilità. Il blitz è scattato nei primi giorni di novembre nell’area protetta di Gosaldo e ha visto impegnati gli agenti del Corpo forestale dello Stato di Pian d’Avena e di Candaten, oltre alla polizia provinciale...


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