«Velox fuori legge: la Procura indaghi»: raffica di esposti per gli apparecchi fissi da Colle a Quero e ora anche per Belluno

Martedì 25 Aprile 2023
Velox fuori legge: la Procura indaghi

BELLUNO - «La procura accerti se i fatti siano penalmente rilevanti». È la richiesta che sarà presentata domani in procura a Belluno da Altvelox per il rilevatore di velocità che c'è in via Miari, sulla provinciale 1 Sinistra Piave in città, e anche per quello di via Marisiga sulla statale 50. Autovelox che mietono centinaia di "vittime" tra gli automobilisti dal piede pesante e che portano nelle casse di Palazzo Rosso un milione di euro l'anno.

Gli esposti seguono quelli già presentati per l'autovelox di Colle Santa Lucia e Quero Vas. Atti recapitati dall'associazione anche alla Corte dei Conti.


GLI ACCERTAMENTI
Altvelox negli esposti ricorda che «da accurato approfondimento dei profili tecnici e normativi è emerso che i sistemi di rilevamento della velocità in automatico e in presenza di operatore non risultano conformi alla normativa ad oggi vigente in materia». Si cita poi la «carenza della certificazione sulle apparecchiature e componentistiche utilizzate per la loro costruzione, accertabili e validate solo mediante procedura di omologazione», come è emerso da diverse sentenze incassate dai giudici di pace belluensi che hanno cancellato diverse multe. Si evidenzia quindi che sussisterebbero «evidenti gravi concomitanti elementi e motivi, ampiamente fondati in fatto e diritto, atti a rilevare l'illecito reiterato utilizzo, a danno della collettività, delle apparecchiature per il rilevamento della velocità autovelox». Si conclude auspicando «interventi repressivi e risolutivi immediati a salvaguardia dell'intera collettività nel doveroso prevalente rispetto e ripristino del principio cardine di legalità e della certezza del buon diritto». E chiedendo alla Procura di «accertare e valutare se nei fatti, atti e comportamenti sopra riportati siano rinvenibili fattispecie penalmente rilevanti procedendo, in caso affermativo, nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili, che verranno all'uopo individuati, nei modi e termini di legge».


APPELLI E DIFFIDE
«Sulla questione autovelox Belluno - spiega il presidente di Altvelox -, abbiamo da tempo richiesto al Prefetto di Belluno di accedere ai fascicoli relativi alle apparecchiature autorizzate, ma il Prefetto ad oggi ha preferito ignorare l'istanza. Sempre la prossima settimana in considerazione che sono trascorsi ampiamente i tempi di legge per dare corso all'accesso documentale, sarà dato incarico al nostro ufficio legale di presentare ricorso al Tar Veneto per riuscire ad avere la doverosa trasparenza anche dal Prefetto di Belluno». È datata invece 17 aprile la diffida inviata a Palazzo Rosso e al sindaco Oscar De Pellegrin, in cui con le stesse motivazioni riportate negli esposti si chiedeva la sospensione, in via prudenziale, degli apparecchi di via Miari e Marisiga.


SEGNALAZIONE
«Il rilevatore in quel tratto del comune di Belluno lo continuano ad usare - fa sapere Altvelox - e 50 metri prima c'è un guard rail arrugginito, appuntito e tagliente, lasciato così da mesi e nessuno lo sistema. Che sicurezza stradale è questa?». E ricorda che «Il ripristino delle condizioni di sicurezza, a seguito del verificarsi di un incidente stradale, è un tema poco discusso, nonostante la questione sia invece molto importante ai fini della salvaguardia della sicurezza della circolazione stradale sicuramente più degli autovelox disseminati ovunque».

(ol.b.)

Ultimo aggiornamento: 11:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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