Sappada si avvicina al Friuli la richiesta in esame al Senato

Martedì 19 Settembre 2017
Sappada si avvicina al Friuli la richiesta in esame al Senato
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SAPPADA - Nuovo passo di Sappada verso il Friuli Venezia Giulia. Domani la richiesta del Comune di Sappada di abbandonare il Veneto e unirsi al Friuli arriva all'esame dell'aula del Senato per il secondo dei quattro passaggi necessari al completamento della procedura prevista.

Referendum il 22 settembre - Il deputato veneto dem Roger De Menech: «La scadenza arriva a ridosso del referendum con cui i cittadini del Bellunese sono chiamati a esprimersi sulla volontà di assegnare maggiore autonomia della Provincia di Belluno rispetto alla Regione Veneto». La stessa data per l'autonomia del Veneto. Da quasi vent'anni i bellunesi chiedono alla Regione Veneto di attuare politiche differenziate rispetto ai territori di pianura. Chiedono maggiori risorse, ma soprattutto strumenti appropriati per regolare e programmare la vita istituzionale, economica e sociale tenendo conto delle peculiarità di un territorio interamente montano. La determinazione dell'intero sistema politico e sociale bellunese ha consentito di fare qualche passo avanti, per esempio strappando alla Regione il controllo dei canoni idrici».

La lunga attesa - Nel 2008 un referendum aveva registrato un 95% di favorevoli alla secessione.
Tutta Plodn, come si chiama nel dialetto germanofono di lassù una località che fino al 1852 ricadeva sotto la provincia diUdine, da tempo rilancia le ragioni del distacco da Venezia e dell’aggregazione a Trieste, ferme peri mesi in un cassetto del Senato. Un anno fa pareva ormai fatta: il progetto di legge che recepiva l’indicazione popolare, con prima firmataria la bellunese Rafaela Bellot e relatrice la trevigiana Patrizia Bininella (entrambe senatrici di Fare!), aveva superato i cruciali vagli delle commissioni Affari Costituzionali, Questioni Regionali e Bilancio. Mancava solo l’approdo in aula, peraltro già inserito in calendario. Ma il giorno prima la Provincia di Belluno approvò a maggioranza un ordine del giorno a sostegno della permanenza di Sappada in Veneto. E nella mattinata del 16 marzo 2016 la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, pare in accordo con il governo, levò il punto dall’ordine del giorno. Ora se ne torna a parla e domani ci sarà il passaggio cruciale.

 
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