Pozzuoli. Dà fuoco alla compagna, l'accusa: «Tentato omicidio premeditato», sequestrata pistola. Carla in ospedale, la veglia della mamma

Martedì 2 Febbraio 2016
Pozzuoli. Dà fuoco alla compagna, l'accusa: «Tentato omicidio premeditato», sequestrata pistola. Carla in ospedale, la veglia della mamma

È accusato di tentato omicidio premeditato. Paolo Pietropaolo, che ieri a Pozzuoli ha dato fuoco alla sua compagna Carla Ilenia Caiazzo: l'udienza si terrà domani, davanti al gip del Tribunale di Cassino. Al giudice gli inquirenti della Procura di Napoli - il pm Raffaello Falcone e il procuratore aggiunto Luigi Frunzio - hanno trasmesso i verbali relativi a tutte le attività di indagine svolte finora tra i quali le testimonianze dei familiari della vittima. A quanto si è appreso all'indagato viene contestato il tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione.

Nel corso di una perquisizione nell'abitazione a Pozzuoli, i carabinieri hanno trovato una pistola calibro 6,35 di proprietà del padre ma Paolo Pietropaolo non ne aveva denunciato il possesso. Pietropaolo è stato pertanto denunciato anche per possesso illegale di arma da fuoco. 
 



C'è poca voglia di parlare tra i parenti di Carla Ilenia Caiazzo, la vittima dell'aggressione che ieri ha dato alla luce la piccola Giulia Pia e oggi lotta per vivere nella rianimazione nel reparto grandi ustionati dell'ospedale Cardarelli. C'è la mamma davanti a quel reparto, c'è anche la sorella. Abbracciano i parenti e gli amici che stanno arrivando sempre più numerosi, ma di quello che è successo non ne vogliono in alcun modo parlare.

«È un dolore nostro e vogliamo che resti nostro», ha detto la zia di Carla.
E a chi prova a chiedere se si aspettavano che potesse accadere una tragedia del genere, gli occhi di tutti si riempiono di lacrime e di rabbia. «No, non credo che Carla potesse mai aspettarsi una cosa del genere - dice un uomo che non preferisce neanche specificare se sia un parente o un amico - Carla è una bravissima ragazza. Se avesse temuto una cosa del genere, di certo non l'avrebbe incontrato». C'è un unico momento in cui la famiglia della 38enne sembra rasserenarsi. E quando viene chiesto loro come stia la piccola Giulia Pia, nata ieri dopo l'aggressione: «Sta bene, almeno lei sta bene», dice la zia di Carla.

Ultimo aggiornamento: 13:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA