Ospedale di Gaza, chi lo ha colpito? Immagini aeree e crateri smascherano le fake news, ecco cosa sappiamo

La macchina della propaganda si è messa in moto subito dopo il massacro delle 18.59 ora locale del 17 ottobre. Ecco il fact-checking

Venerdì 20 Ottobre 2023 di Marco Ventura
Ospedale di Gaza, chi lo ha colpito? Immagini aeree e crateri smascherano le fake news, ecco cosa sappiamo

Gli americani, i tedeschi, tutte le agenzie di sicurezza con occhi sul terreno, ma anche gli account di intelligence open source, in chiaro, come Project Owl che lavora pure per il New York Times, il Nyt stesso che ha una lunga tradizione di fact-checking, e ovviamente gli israeliani che hanno svolto ore e ore di indagini su intercettazioni, un paio di video e i tracciati radar dei razzi nella Striscia, infine le istantanee che hanno scattato i fotografi dei media internazionali, tutti concordano nello smentire la ricostruzione fornita da Hamas sull’attacco all’ospedale battista arabo di Al Ahli a Gaza City.

Le vittime sarebbero tra poche decine e trecento, certo non le 500 che sono state rilanciate in tutto il mondo una ventina di minuti dopo la strage, troppo presto, dalla portavoce del ministero della Salute della Striscia di Gaza.

Qualche minuto ancora e lo stesso ministero si è limitato a parlare di «centinaia». Ore dopo il capo del vicino Ospedale di Shifa, Mohammad Abu Selim, ha detto che l’esplosione aveva provocato tra 150 e 200 morti portati nel suo nosocomio, e 300 feriti. Fonti dell’intelligence occidentale citate dalla France Press ieri sera abbassavano le stime degli uccisi, tra 10 e 50, mentre per gli americani sarebbero fra 100 e 300. La macchina della propaganda si è messa in moto subito dopo il massacro delle 18.59 ora locale del 17 ottobre.

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È una vecchia regola della comunicazione che il primo a parlare detta i titoli, salvo essere smentito il giorno dopo, ed è così che i morti sono diventati 500. In ogni caso, 50 o 300 o 500, è stata una carneficina. Ed è qui che interviene la mistificazione più grave, perché Hamas ha accusato subito le forze aeree israeliane, sfidando l’evidenza che sarebbe emersa con le successive indagini occidentali, israeliane e anche indipendenti. Il punto decisivo è rappresentato dal cratere lasciato da quel proiettile, largo circa un metro e compatibile non coi missili israeliani, ben più devastanti, ma con una testata di razzo della Jihad islamica palestinese, formazione terroristica alleata di Hamas. Inoltre, è del tutto evidente dalle immagini aeree di droni e satelliti che l’area interessata non è l’ospedale coi suoi 80 letti, ma un parcheggio adiacente. L’ospedale è rimasto intatto, anche se sono esplose le finestre per lo scoppio e le schegge hanno colpito i palestinesi all’interno. Alcune foto sono state pubblicate anche da medici e chirurghi, ed è evidente che i morti non sono stati i 500 che sosteneva la portavoce di Hamas. 

 

LE RESPONSABILITÀ

La conclusione delle indagini condotte dall’esercito israeliano è, per dirla col suo portavoce l’ammiraglio Daniel Hagari, che «con assoluta certezza si è trattato del lancio fallito di un razzo della Jihad islamica. L’ospedale non è stato colpito direttamente, mentre all’esterno, nel parcheggio, vediamo segni di incendi», forse dovuti al propellente, e la dimensione del cratere combacia con quella prodotta da un razzo, non da un missile di jet. Lo stesso risulta dalle immagini all’infrarosso dell’area. Nessun grande cratere sarebbe stato identificato, e le mura dell’ospedale sono rimaste intatte. Inoltre, a detta degli israeliani in quel momento non c’erano lanci di missili da parte loro «né da terra, né dal mare, né dall’aria» e due video mostrano con chiarezza lo schianto.

L’intercettazione, diffusa dall’intelligence israeliana, della conversazione tra due presunti miliziani di Hamas che ammetterebbero con stupore la responsabilità di un missile «nostro», semplicemente conta di meno perché un simile documento si può facilmente costruire. Ma se fosse vero, sarebbe la conferma della “firma” di Hamas sulla strage. E non sarebbe la prima volta che Hamas o la Jihad sbagliano il tiro che finisce dentro Gaza. Anzi, solo in questi dieci giorni di guerra gli israeliani avrebbero contato 450 razzi fallaci, che hanno ucciso e ferito palestinesi. A favore della versione palestinese, la testimonianza di alert a dirigenti dell’ospedale perché fosse evacuato. Ma Israele replica che erano allarmi generici. L’altro aspetto inquietante è che il lancio sarebbe avvenuto a ridosso dell’ospedale, non più di 200 metri. Attirando i tiri di contro-artiglieria israeliani.

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Ultimo aggiornamento: 19:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA