MEDIO ORIENTE

Guerra a Gaza, media: «Progressi nei colloqui sugli ostaggi, Hamas ammorbidisce la posizione». Raid di Israele a Rafah. «Almeno 14 i morti»

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Mercoledì 21 Febbraio 2024

Esplosione a Damasco dopo raid missilistico

Testimoni e media locali hanno riferito di aver sentito una grande esplosione nella capitale siriana, Damasco, poche ore dopo un attacco missilistico che è stato attribuito a Israele.

Lo riferisce Sky news arabic. La contraerea siriana è entrata in azione. In mattinata alcuni raid hanno colpito un quartiere di Damasco uccidendo due persone e provocando danni materiali, secondo la televisione di Stato siriana. Finora Israele non ha commentato nè confermato l'attacco.

Media: almeno 67 palestinesi uccisi in ultimi raid su Gaza

Gli attacchi israeliani in tutta Gaza hanno ucciso almeno 67 palestinesi tra la scorsa notte e oggi. Lo riportano i media internazionali tra cui il Guardian e Sky News. Le morti sono avvenute in alcune aree in cui ai civili era stato detto di cercare rifugio. L'ospedale dei martiri di Al-Aqsa a Deir al-Balah ha dichiarato di aver ricevuto 44 corpi dopo molteplici attacchi nel centro della Striscia, riportano i media.

Media: progressi nei colloqui, Hamas ammorbidisce la posizione

Secondo il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat che cita fonti diplomatiche, «ci sono progressi nei colloqui tra Egitto e Hamas sull'accordo per gli ostaggi. Hamas ha ammorbidito le sue posizioni e l'Egitto sta lavorando per ottenere una flessibilità simile anche con la delegazione israeliana che arriverà al Cairo nelle prossime ore».

Msf: due familiari nostro personale rimasti uccisi in raid

Medici senza frontiere (Msf) afferma che due familiari del suo personale sono rimasti uccisi in un bombardamento israeliano che ieri sera ha colpito un rifugio vicino Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.

Netanyahu: "Il rilascio degli ostaggi non può essere a ogni costo"

Il premier Benjamin Netanyahu e il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich hanno affermato che lo Stato ebraico «non pagherà alcun prezzo» per la restituzione degli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza, cosa che non potrà avvenire quindi «a ogni costo». Lo riportano i media israeliani. A una domanda sui 134 prigionieri ancora nell'enclave palestinese, Smotrich ha dichiarato all'emittente Kan che il loro ritorno è «molto importante» ma che non potranno essere rilasciati «ad ogni costo» e che il modo per liberarli è aumentare la pressione militare sulla Striscia di Gaza e sconfiggere Hamas. Le parole di Smotrich hanno suscitato indignazione da parte del leader dell'opposizione Yair Lapid e delle famiglie degli ostaggi, ma poco dopo l'ufficio di Netanyahu ha pubblicato una dichiarazione che fa eco alla posizione del ministro: «C'è molta pressione su Israele, sia in patria che all'estero, affinché fermi la guerra prima di raggiungere tutti i nostri obiettivi, compreso un accordo per il rilascio degli ostaggi ad ogni costo - afferma il premier -. Non siamo disposti a pagare alcun prezzo: certamente non il costo delirante che Hamas ci chiede, che significherebbe la sconfitta per lo Stato di Israele».

Israele sta costruendo la nuova strada attraverso il centro della Striscia di Gaza

Israele sta costruendo la nuova strada attraverso il centro della Striscia di Gaza come parte del suo piano per mantenere il controllo di sicurezza sull'enclave palestinese alla fine della guerra contro Hamas, riporta il Wall Street Journal. La via sterrata consentirà ai soldati di muoversi in sicurezza attraverso la Striscia e sarà utilizzata almeno fino alla fine del 2024, ha spiegato una fonte militare israeliana al quotidiano americano. Ieri i think tank statunitensi Istituto per gli studi di guerra (Isw) e Progetto minacce critiche (Ctp) avevano affermato che Israele sta costruendo una strada che divida il nord dal sud dell'enclave palestinese per facilitare i raid militari israeliani e controllare il movimento della popolazione locale, secondo quanto riferito dall'emittente araba Al Jazeera.

Guerra a Gaza. L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che almeno 14 persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite ieri sera in una serie di bombardamenti israeliani su Rafah e Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Il bilancio delle vittime nell'enclave palestinese dal 7 ottobre è di almeno 29.195 morti e 69.170 feriti, secondo il Ministero della Sanità locale gestito da Hamas.

Ultimo aggiornamento: 14:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA