Caro direttore,
l'apparizione di Maradona alla trasmissione di Fabio Fazio e il deprecabile "gesto dell'ombrello" hanno rilanciato la fama "planetaria" dell’ex giocatore che aspira a ritornare da vincitore sulla panchina del Napoli. Quando si parla di Maradona, ma anche di altri big simili a lui, vi è in genere nei giornalisti un’ammirazione più o meno segreta che va al di là dell'effettivo valore del personaggio. Maradona, in sostanza, è un "grande", peccato che sia vittima spesso dei propri deliri.
C'è da chiedersi dove stia la vera grandezza di un così osannato giocatore. Comunque sia, Maradona è stato poco atleta nell'esercitare la propria intelligenza e i propri comportamenti fuori dallo stadio. Bene ha fatto Fazio a invitare Maradona se voleva fare il massimo dell'audience, come si fa chiamando la pop-star di turno per riempire una sala. Ma è questa vera gloria televisiva in un programma che si propone di offrire input culturali ed educativi ai propri affezionati?
Luigi Floriani
Conegliano (Treviso)
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Caro lettore,
non raccontiamoci storie: Fabio Fazio non è pagato per produrre cultura o diffondere educazione. Ma per fare spettacolo e audience. E Maradona faceva perfettamente al caso suo. Il discusso e offensivo gesto dell'ombrello non rientrava certamente nel copione della trasmissione, ma era del tutto prevedibile che Diego Armando utilizzasse l'apparizione alla tv italiana per qualche plateale performance.
Perché invitarlo, altrimenti? Maradona è uno di quegli uomini a cui il Buon Dio ha donato piedi d'oro capaci di trasformare una banale pedata a un pallone in un gesto d'artista, prezioso nella sua geometrica precisione quanto imprevedibile nella sua evoluzione. Ma, fuori dai campi di calcio, il campione argentino ha mostrato tutte le sue debolezze e i suoi limiti. Di cui non è affatto consapevole, ma che sono evidenti.
Del resto, se uno è un genio nel tirar calci a una sfera, non è detto che lo debba essere anche nel resto delle umane attività. E Maradona è proprio così: un dio del pallone abilissimo nel mulinare i piedi ma incline, ogni tanto, a ragionare con gli stessi (piedi). Finché va in tv a parlare di calcio, ci sta: è il suo mondo. Ma se lo si fa spaziare in altri campi, può accadere di tutto. Accontentiamoci quindi del gesto dell'ombrello. Poteva andare anche peggio.
Ultimo aggiornamento: 15:27
l'apparizione di Maradona alla trasmissione di Fabio Fazio e il deprecabile "gesto dell'ombrello" hanno rilanciato la fama "planetaria" dell’ex giocatore che aspira a ritornare da vincitore sulla panchina del Napoli. Quando si parla di Maradona, ma anche di altri big simili a lui, vi è in genere nei giornalisti un’ammirazione più o meno segreta che va al di là dell'effettivo valore del personaggio. Maradona, in sostanza, è un "grande", peccato che sia vittima spesso dei propri deliri.
C'è da chiedersi dove stia la vera grandezza di un così osannato giocatore. Comunque sia, Maradona è stato poco atleta nell'esercitare la propria intelligenza e i propri comportamenti fuori dallo stadio. Bene ha fatto Fazio a invitare Maradona se voleva fare il massimo dell'audience, come si fa chiamando la pop-star di turno per riempire una sala. Ma è questa vera gloria televisiva in un programma che si propone di offrire input culturali ed educativi ai propri affezionati?
Luigi Floriani
Conegliano (Treviso)
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Caro lettore,
non raccontiamoci storie: Fabio Fazio non è pagato per produrre cultura o diffondere educazione. Ma per fare spettacolo e audience. E Maradona faceva perfettamente al caso suo. Il discusso e offensivo gesto dell'ombrello non rientrava certamente nel copione della trasmissione, ma era del tutto prevedibile che Diego Armando utilizzasse l'apparizione alla tv italiana per qualche plateale performance.
Perché invitarlo, altrimenti? Maradona è uno di quegli uomini a cui il Buon Dio ha donato piedi d'oro capaci di trasformare una banale pedata a un pallone in un gesto d'artista, prezioso nella sua geometrica precisione quanto imprevedibile nella sua evoluzione. Ma, fuori dai campi di calcio, il campione argentino ha mostrato tutte le sue debolezze e i suoi limiti. Di cui non è affatto consapevole, ma che sono evidenti.
Del resto, se uno è un genio nel tirar calci a una sfera, non è detto che lo debba essere anche nel resto delle umane attività. E Maradona è proprio così: un dio del pallone abilissimo nel mulinare i piedi ma incline, ogni tanto, a ragionare con gli stessi (piedi). Finché va in tv a parlare di calcio, ci sta: è il suo mondo. Ma se lo si fa spaziare in altri campi, può accadere di tutto. Accontentiamoci quindi del gesto dell'ombrello. Poteva andare anche peggio.
