Obama e il Vietnam, quando la storia si capovolge

Mercoledì 25 Maggio 2016
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Pregiatissimo direttore, 
perché la decisione del presidente statunitense Obama, riportata ieri da tutti i giornali, di eliminare l'embargo delle armi verso il Vietnam è una buona notizia? Forse perchè apre un nuovo mercato per il commercio delle armi?
Elio Piovesana

(Ponte di Piave)

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Caro lettore,
se sia davvero una buona notizia lo capiremo solo con il tempo. Certamente è una notizia importante: l'embargo delle armi nei confronti del Vietnam era stato imposto dagli Usa nel 1975 e il fatto che Obama abbia deciso, dopo quasi mezzo secolo, di cancellarlo significa che lungo processo di normalizzazione nei rapporti tra i due i Stati, che furono a lungo in guerra tra di loro, si è finalmente completato. Non solo: benchè su questo punto Obama abbia detto che "ci sono ancora importanti divergenze", anche il rispetto dei diritti umani nel Paese asiatico, a parere della Casa Bianca, è complessivamente migliorato. Naturalmente questa scelta dell'amministrazione Usa non è priva di conseguenze sul piano internazionale. La mossa del presidente Obama è stata interpretata da più di un osservatore in chiave anti-cinese. Hanoi da tempo è infatti impegnata in un braccio di ferro con Pechino per il controllo del Mar cinese meridionale, strategico passaggio per la navigazione commerciale. La tensione tra i due Paesi è notevolmente salita in tempi recenti dopo la decisione della Cina di occupare alcune isole di cui Hanoi rivendica la territorialità. In quest'ottica, la fine dell'embargo sulle armi rafforza la posizione vietnamita e, soprattutto, fa del governo di Hanoi un potenziale ed importante alleato degli Usa nella competizione globale e nella sfida con il colosso cinese. Dunque in mezzo secolo, il Vietnam da temuto e combattuto avamposto della rivoluzione comunista si è trasformato in possibile partner strategico del paese guida del capitalismo. Una dimostrazione di quanto la storia sia spesso imprevedibile. O, se si preferisce, la conferma del fatto che la storia è la politica del passato, mentre la politica è la storia del presente. 
Ultimo aggiornamento: 19:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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