L'indennità di 1200 euro ai capigruppo non dimostra che c'è una "casta", ma una classe politica inadeguata

Sabato 15 Luglio 2023

Egregio direttore,
ci risiamo , la "casta " colpisce ancora. Proprio non sanno resistere alle tentazioni. Questa volta è toccato ai capigruppo dei deputati della Repubblica che, in un colpo solo, si sono aumentata di oltre 1200 euro netti a testa il loro già cospicuo stipendio. Così, senza vergogna e senza tante discussioni, si sono messi d'accordo tra di loro e hanno votato il provvedimento che è ovviamente passato senza nessun voto contrario. E poi ci stupiamo se c'è sempre meno gente che alle elezioni va a votare.

Sergio G.
Venezia


Caro lettore,
più che di "casta", termine abusato e spesso usato a sproposito, parlerei di inadeguatezza, umana e politica. L'aumento di 1.200 euro al mese deliberato a proprio favore dei capigruppo della Camera dei deputati, le successive spiegazioni fornite per giustificarlo ed anche la tardiva retromarcia di qualcuno, sono purtroppo lo specchio di una classe dirigente politica non all'altezza del proprio ruolo. Cominciamo con il chiederci: era proprio necessario, in un momento come questo di inflazione e tassi galoppanti, assegnare quell'indennità extra ai capigruppo? Avrei qualche dubbio al proposito e le giustificazioni fornite («Al Senato è prevista e anche i presidenti di Commissione l'hanno») sono piuttosto deboli e quantomeno discutibili. In ogni caso la decisione di introdurre questa indennità andava gestita e comunicata diversamente, non approvata alla chetichella sperando che passasse inosservata. Altro punto: è stato sottolineato che ci sarà nessun incremento di spesa pubblica, perchè, come ha voluto precisare uno dei beneficiari dell'indennità, il capogruppo del Movimento 5 Stelle che ha votato a favore dell'indennità, «l'aumento non sarà a carico degli italiani ma dei gruppi parlamentari». Già, come se i fondi dei gruppi parlamentari cadessero dal cielo e non fossero anch'essi denaro dei contribuenti. Ridicolo: in certi casi il silenzio è una scelta più dignitosa. Infine: il provvedimento è stato approvato senza voti contrari. A favore hanno votato tutti i partiti di maggioranza più M5s, mentre Pd, Azione e Verdi si sono astenuti. Però, dopo che la decisione è divenuta pubblica suscitando polemiche e reazioni negative, alcuni dei capigruppo beneficiari dell'aumento (Chiara Braga del Pd, Luana Zanella di Avs e Tommaso Fori di Fdi) hanno fatto "il gran rifiuto", annunciando che non lo incasseranno. Domanda semplice, semplice: ma perchè allora, poichè evidentemente non lo consideravano nè necessario nè opportuno, non hanno votato contro? Ed inoltre: se non fosse esploso il caso, avrebbero comunque rinunciato all'indennità? Per carità di patria è meglio sorvolare sulle possibili risposte a queste domande.

      

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