Le deboli e inutili polemiche che non fermeranno Grillo

Venerdì 7 Aprile 2017
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Egregio direttore,
sul suo blog, con una certa aria da padreterno, Beppe Grillo ha sentenziato che la candidata prescelta dagli iscritti al Movimento a sindaco di Genova, Cassimatis, andava cassata perché pare che di colpo fosse diventata una pericolosa sovversiva che agiva di nascosto contro il movimento stesso. Come sia addivenuto a questa conclusione dopo che era stata prescelta, lo sa solo lui. Fidatevi, ha detto. Dunque è una questione fideistica.
Ma la giustizia grillina deve fare i conti con la giustizia degli uomini normali che dietro denuncia della espulsa Cassimatis ha indagato lui e il fido Di Battista per diffamazione. E se dovesse venire condannato, il garante del Movimento (con la V muscolosa) con l'avviso di garanzia, cosa intende fare? E Di Battista? Cosa farebbe? A proposito, ha detto che l'avviso di garanzia che ha ricevuto è un fatto normale. Ma come? Sono entrati anche loro negli standard della normalità della politica italiana? Si sono normalizzati?
Mi sa che nel Movimento ci si sta già muovendo per rivedere le tavole della legge grillina e casa leggina.


Mariagrazia Gazzato

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Cara lettrice,
siamo d'accordo: la brutale estromissione da parte di Beppe Grillo della candidata a sindaco di Genova scelta dagli iscritti del Movimento 5Stelle, non è una stata una bella pagina di democrazia, né diretta né indiretta. Anzi, diciamolo pure: l'ex comico si è comportato come un piccolo despota e alle contestazioni non ha risposto neppure dando qualche spiegazione al suo comportamento. Gli è bastato uno sbrigativo e risoluto: «Fidatevi di me». Che, come posizione politica, è difficilmente contestabile e contrastabile. Detto ciò, vien da chiedersi: ma davvero i partiti tradizionali sperano di indebolire o offuscare l'immagine di M5S facendo leva su vicende marginali come queste? Davvero queste forze politiche credono che polemizzando sul labile concetto di democrazia di Grillo potranno sconfiggerlo alle elezioni? Se così è, credo che i grillini possano dormire sonni tranquilli. Il voto di protesta anti-élite e di rivalsa sociale che alimenta il bacino del consenso di M5S non è minimamente scalfito da questo genere di argomenti. È, per definizione e vocazione, politicamente scorretto. Impermeabile a certe polemiche. Esattamente come lo era l'elettorato di Donald Trump. E sappiamo come è andata a finire la sfida per la Casa Bianca.
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