Fascismo e comunismo, inutile stilare classifiche

Giovedì 15 Ottobre 2015
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Caro direttore,

vorrei intervenire nel dibattito su comunismo e fascismo. Bertrand Russell in "Elogio dell'ozio" scrive che il fascismo è errato sia nella teoria che nella sua applicazione pratica, mentre il comunismo è accettabile nella teoria, ma non realizzabile nella pratica. Questo perchè il comunismo dovrebbe superare gli impulsi negativi degli esseri umani: l'egoismo, l'ambizione, la vanità, la certezza di essere infallibili. L'abolizione della proprietà privata e del libero mercato concentra un grande potere nelle mani di coloro che guidano uno Stato comunista. I vertici rifiuteranno sempre le regole democratiche che potrebbero cancellare il loro potere. I comunismi non furono mai un potere guidato dal popolo, ma un potere sul popolo.




Franco Vicentini

Treviso




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Caro lettore,

noi rimaniamo fedeli alla tesi di Churchill, secondo il quale la democrazia «è la peggior forma di governo possibile, eccezion fatta per tutte le altre fin qui sperimentate». E tra esse certamente ci sono i regimi totalitari, nazi-fascismo e comunismo, che hanno segnato la storia non solo europea. La comparazione tra quei sistemi politici è un tema lungamente dibattuto. Credo però non abbia senso alcuno stabilire una qualche gerarchia o addirittura fissare un "peggio" o un "meglio": si tratta di tragiche e folli derive del pensiero politico, sfociate in tragedie per l'umanità. Come ha scritto Marcello Veneziani il comunismo fu la degradazione di un ordine religioso imposto a un'intera nazione, il fascismo fu invece l'imposizione di un ordine militare a un intero paese. In entrambi i casi il presupposto era la negazione delle libertà e della dimensione stessa dell'individuo inteso come soggetto dotato di libero arbitrio.



Le conseguenze le abbiamo conosciute e dobbiamo sperare e agire perchè nessuno debba riviverle. Naturalmente questa è una valutazione storica. La percezione che ciascuno ha di quelle esperienze e di quelle stagioni è però talvolta influenzata anche dalle vicende personali. Qualcuno ha ricordato che difficilmente Primo Levi, che visse l'esperienza del campo di sterminio nazista e fu liberato dai militari dell'Armata Rossa, avrebbe potuto mettere sullo stesso piano nazismo e comunismo. Al contrario chi ha patito sulla propria pelle la tragica esperienza del socialismo realizzato o la brutalità dei suoi adepti, avrà un'opinione diversa. Ma questa è la storia che è la grande sintesi di vicende di popoli e di uomini, di masse e di individui.
Ultimo aggiornamento: 15:12

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