Caro direttore,
tutti i pet mate residenti in Alto Adige devono far sottoporre i loro cani all'esame del Dna per far sì che i Comuni possano scoprire coloro che non puliscono le deiezioni per le strade e quelli che si macchiano del reato di abbandono. Conoscere il Dna dei cani serve anche in caso di attacco a altri animali o agli uomini. Anche se i costi sono a carico dei proprietari, si tratta comunque di una norma utile e di buon senso.
Gabriele Salini
Caro lettore,
questa norma votata a maggioranza dal consiglio provinciale di Bolzano è molto dibattuta.
E sono nati anche gli immancabili comitati che chiedono l'abolizione della norma. Tuttavia bisogna anche chiedersi perché siamo arrivati a questo punto. Cioè perché un'amministrazione, molto attenta e scrupolosa come quella altoatesina, si sente in dovere di intervenire per regolamentare questa materia (le cacche dei cani e l'abbandono degli animali) introducendo norme che certamente non sono popolari considerato l'alto numero dei proprietari. La prima risposta sta proprio nei numeri: la popolazione canina negli ultimi anni, in particolare dopo il Covid, è notevolmente aumentata e quindi anche i problemi relativi alla sua gestione sono cresciuti.
La seconda risposta, che forse non farà piacere a molti proprietari di cani, sta nei comportamenti. Da un lato è indubbio che, nonostante appelli e regolamenti comunali, le strade delle nostre città e dei nostri paesi sono sempre più spesso lordate da escrementi animali. Dall'altro resta elevato il numero di coloro che considerano i cani come creature "usa e getta", da abbandonare al loro destino quando non servono più o creano qualche problema. Stando così le cose, deve intervenire la legge per fissare regole più stringenti ed individuare i relativi strumenti di controllo e di dissuasione, ossia adeguate multe e sanzioni. Esattamente com'è successo in Alto Adige. Qualcuno obietterà: ma sono ben altri i problemi di cui preoccuparsi. Come sempre dipende dai punti di vista. E dalle sensibilità. Basterebbe tener sempre conto di quelle di tutti, non solo delle proprie. E basterebbe anche applicare basilari norme di educazione, civiltà e buonsenso. Nei confronti di se stessi, dei propri animali e degli altri. Non è così difficile. I cani meritano rispetto, cura e attenzione. Ma, almeno in egual misura, meritano tutto questo anche gli esseri umani e i luoghi in cui vivono (viviamo).