Terremoto, sindaco di Amatrice: «Non escludo avviso di garanzia contro di me»

Venerdì 26 Agosto 2016
Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice
«Voglio ricostruire il centro di Amatrice con le vie come erano. Dobbiamo dare speranza a questa gente», il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi non dorme da due giorni. Nel sisma ha perso tutto e dalle 3.36 mercoledì è al fianco dei suoi concittadino facendo da tramite tra quello che resta di Amatrice e il governo nazionale.

«Il messaggio che mando agli amatriciani, popolo dignitoso, è che non si devono lamentare.
Ma possono contare sul loro sindaco che ha perso tutto proprio come loro. E se non scappano i cittadini non scappa il sindaco. Amatrice risorgerà - continua Pirozzi - Le promesse saranno mantenute. I sacrifici di tante generazioni sono andati in fumo in 10 secondi. Avevamo due strade: autocommiserarsi o reagire. Abbiamo deciso di reagire. La "macchina Italia" è stata straordinaria. La scuola andata giù; c'è stato sciacallaggio. La scuola comune si è costituita parte civile: se ci fossero responsabilità è parte lesa
».

E ancora: 
«Se è stato fregato qualcuno è stato fregato il comune di Amatrice. Oggi abbiamo notificato ai carabinieri che ci costituiamo parte civile. Bruno Porro, mio assessore comunale, ha perso i genitori. Eppure è stato tutto il giorno accanto al suo sindaco anche per identificare tanti cadaveri. Ecco, queste persone ci sono ad Amatrice».

«Renzi - conclude Pirozzi - mi ha chiamato. Mi ha chiesto: "Come stai mister?". Gli ho risposto: "Barcollo ma non mollo". Ecco, lui mi chiama mister e io lo chiamo Matteo... Ma se non si riparte nella maniera giusta io lo combatterò». Poi ha concluso:
«Non escludo che mi sia notificato avviso di garanzia, è un atto dovuto».
Ultimo aggiornamento: 19:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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