Covid, quali sono i sintomi della variante Eris? Cosa fare se si è positivi? Le mascherine sono obbligatorie? Domande e risposte

A preoccupare l'Organizzazione mondiale della sanità è il trend di crescita in vista dell'inverno e i pochi vaccinati tra le persone a rischio

Sabato 9 Settembre 2023
Covid, quali sono i sintomi della variante Eris? Le mascherine dove vanno indossate? E la situazione vaccini? Domande e risposte

Trainati dalla variante Eris, i casi di Covid in Italia vedono un balzo del 44% in sette giorni e tornano a superare i 21.000 contagi. Insieme crescono, anche se di poco, ricoveri e decessi. Un quadro che, per il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia «non desta allarme, ma richiede prudenza». Tanto che una nuova circolare reintroduce i tamponi obbligatori all'arrivo dei pazienti al pronto soccorso, anche se solo per chi presenta sintomi.

Una crescita però procede già da alcune settimane e ha portato, nell'arco di due mesi, a veder quadruplicati i contagi. E il problema non è solo dell'Italia.

Quali sono i numeri?

A preoccupare l'Organizzazione mondiale della sanità è il trend di crescita in vista dell'inverno e i pochi vaccinati tra le persone a rischio. In base al quadro fornito dal bollettino settimanale del ministero della Salute e dell'Iss, crescono a 21.309 i nuovi casi di Covid-19 in Italia, in aumento rispetto ai 14.866 della scorsa settimana. I tamponi sono passati da 142.118 a 168.704. L'incidenza sale in tutte le fasce d'età, ma soprattutto nei novantenni, e passa da 24 casi per 100mila abitanti a 31. I ricoveri in area medica salgono al 3% rispetto al 2,7% della scorsa settimana, con 1.872 posti letto occupati, mentre l'occupazione delle terapie intensive passa a 0,6% (+0,2%), con 49 i posti occupati per Sars-Cov-2. La crescita, rileva il ministero, «si mantiene bassa». Però, precisa l'epidemiologo Cesare Cislaghi, prosegue da settimane: dall'inizio di luglio «i contagi di Covid si sono quadruplicati, i ricoverati sono raddoppiati e la percentuale di positività è sempre cresciuta». Tanto che questa settimana è arrivata al 12,6%. Questa, aggiunge, è la conseguenza della decisione di «eliminare qualsiasi precauzione per isolare i contagiati».

Cosa dice la nuova circolare?

Nel quadro di questo andamento clinico-epidemiologico si inserisce la nuova circolare del ministero della Salute. Prevede test per rilevare non solo il Sars-Cov-2 ma anche altri virus, come quelli influenzali, l'adenovirus, il virus sinciziale e il rinovirus per i sintomatici all'arrivo in pronto soccorso. Ma anche test per gli asintomatici che devono effettuare il ricovero in reparti dove sono presenti pazienti immunocompromessi. Ad accoglierla positivamente la Federazione degli Oncologi, Cardiologi e Ematologi. «Viene così colmata - afferma il presidente Francesco Cognetti - una grave lacuna contenuta nel Decreto Legge del 10 agosto 2023 sull'abolizione dell'obbligo di isolamento per i positivi, che non prevedeva tutele per i fragili». Questi ultimi, «in Italia sono 11 milioni e, se contagiati, rischiano gravi conseguenze». Mentre la Regione Lombardia la scorsa settimana ha emanato una circolare simile a quella odierna, ma che include anche la raccomandazione di mascherina negli ospedali e nelle Rsa, ad alzare il livello di guardia è l'Oms. «Continuiamo a vedere trend preoccupanti di Covid-19 in vista della stagione invernale», ha detto il direttore Tedros Adhanom Ghebreyesus. «In Europa aumentano i ricoveri in terapia intensiva e le ospedalizzazioni crescono in molte regioni». E «una delle maggiori preoccupazioni è il basso numero di persone a rischio che hanno ricevuto recentemente una dose di vaccino contro il Covid».

La pandemia è finita?

«Chiaramente il virus circolerà con le sue mutazioni e vi sarà una ciclicità nell'aumento dei contagi, ma questo era atteso. È un fatto che la pandemia è finita ed è un fatto che oggi la gestione del Covid diventa una gestione ordinaria non dissimile da ciò che accade ogni anno con i virus influenzali». Lo dice, interpellato dall'Adnkronos, l'ex viceministro della Salute Pierpaolo Sileri, a proposito dei timori dell'Oms e della comunità scientifica per l'aumento dei contagi Covid in autunno. Secondo il medico «non necessariamente ci sarà una stagionalità del Covid ma - osserva - vi saranno dei momenti in cui il virus circolerà di più e ovviamente gli ospedali dovranno essere pronti ad accogliere i pazienti fragili che saranno più bisognosi di cure ospedaliere». «Ovviamente la necessità di un vaccino è importante per coloro che hanno delle fragilità, esattamente come accade per il vaccino antinfluenzale», prosegue Sileri, per il quale «sarà importante la sorveglianza epidemiologica» ma l'ex esponente del governo Conte considera la pandemia «sicuramente finita». «Va monitorato ciò che accade - ribadisce Sileri - per essere pronti a offrire una risposta e per facilitare la gestione di quei pazienti che purtroppo possono avere delle conseguenze più importanti».

Quali sono le varianti dominanti?

Quanto alle varianti, nel mondo continua a crescere Eg.5 (Eris) e la variante Ba.2.86 (Pirola) è stata individuata in numero ridotto di casi in 11 Paesi ma, conclude Ghebreyesus, «l'Oms sta monitorando la situazione». Intanto, negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration rassicura: «i vecchi test casalinghi per il Covid continuano ad essere efficaci e funzionano anche per l'identificazione delle nuove varianti». 

Quali sono i sintomi di Eris?

La variante Eris (EG.5) in questo momento è prevalente in Italia. È una "parente" della variante Omicron (XBB.1.9.2). L'Organizzazione Mondiale della Sanità l'ha classificata come "variante di interesse", vuol dire che presenta mutazioni genetiche che le conferiscono un vantaggio a eludere gli anticorpi sviluppati dal sistema immunitario, e la sua prevalenza è in aumento. 

La buona notizia è che la variante Eris, come confermato ieri anche dal centro Ecdc, non sembra avere nuove e più aggressive capacità per quanto riguarda la contagiosità, i sintomi o la probabilità di causare malattie gravi. I test diagnostici e i trattamenti come il Paxlovid continuano a essere efficaci contro questo virus, ha dichiarato il dottor Pekosz.

La variante Eris tende a infettare le vie respiratorie superiori, come le altre sottovarianti di Omicron, causando sintomi simili a un raffreddore, come naso che cola e mal di gola. L'Istituto di ricerca Mario Negri fa notare che  «è poco probabile che si verifichi un significativo aumento delle ospedalizzazioni per Covid-19 rispetto agli inverni precedenti, poiché EG.5 è una variante lievemente patogenetica e i trattamenti antivirali come il Paxlovid dovrebbero funzionare».

Sono positivo, cosa devo fare?

Non esistono più divieti e prescrizioni, solo le raccomandazioni del ministero a rimanere a casa fino alla scomparsa dei sintomi e indossare la mascherina se siamo accanto ad altre persone, specialmente se fragili.  

Esiste ancora la quarantena?

No, è stata abolita. Non è in vigore alcun obbligo di isolamento o di incontrare altre persone. 

In caso di sintomi, bisogna fare il tampone?

No, il tampone non è obbligatorio. Ma il consiglio è di farlo sapere agli altri, che magari vogliono cautelarsi con una dose di vaccino. I tamponi possono essere effettuati in farmacia, negli ambulatori delle Asl e nei laboratori di analisi.  

Si può andare al lavoro se si è positivi?

Non essendoci più l'obbligo di isolamento, in teoria si può andare al lavoro così come a scuola. Ma la raccomandazione è di restare a casa, al pari delle altre malattie contagiose.  

Dove si devono indossare le mascherine? 

Le mascherine non sono più obbligatorie ma indossarle nei luoghi pubblici affollati e sui mezzi di trasporto può evitare di contrarre il virus. Non ci sono obblighi per metro, bus, aerei e treni. Resta l'obbligo in ospedale fino al 31 dicembre nei reparti dove sono ricoverati pazienti anziani, fragili o immunodepressi e nelle residenze sanitarie assistite. 

Qual è la situazione dei vaccini? 

Caduto l'obbligo anche per medici e infermieri, resta la raccomandazione del ministero per gli operatori sanitari a immunizzarsi. Per fragili e over 60 è in vigore solo un consiglio ad aderire alla nuova campagna vaccinale che partirà a ottobre.

Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 00:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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