«Le varianti hanno messo in crisi molti degli anticorpi monoclonali sviluppati fino ad ora. I nostri per fortuna appartengono a anticorpi monoclonali di seconda generazione che riescono a neutralizzare anche le tre principali varianti, inglese, sudafricana e brasiliana». Lo ha detto Rino Rappuoli, coordinatore della ricerca sugli anticorpi monoclonali di Toscana Life Sciences, intervenendo oggi durante Agorà, su Rai 3, sottolineando che «stanno per entrare in fase clinica di sviluppo, la prossima settimana o la successiva e aspettiamo siano pronti prima dell'estate».
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I monoclonali frutto della ricerca condotta in Italia, ha proseguito Rappuoli, «si differenziano dagli altri perché sono più potenti di altri oggi disponibili, ad esempio quelli usati per Trump, che hanno bisogno di essere infusi solo per via endovenosa in grandissima quantità».