Kyenge: «Stiamo assistendo all'enesima tragedia, spero non accada mai più. Cambiare la Bossi-Fini»

Domenica 6 Ottobre 2013
Kyenge: «Stiamo assistendo all'enesima tragedia, spero non accada mai più. Cambiare la Bossi-Fini»
Siamo qui per assistere all'ennesima strage, spero che non succeda mai pi. Spero che sia una delle ultime volte che noi veniamo a Lampedusa ad assistere a questo dramma.

Il ministro per l'Integrazione è arrivata per rendere omaggio alle vittime del naufragio di tre giorni fa costato la vita ad oltre cento persone. Il ministro subito dopo il suo arrivo è stata accompagnata nell'hangar dell'aeroporto dove sono state sistemate le bare che contengono i corpi dei profughi recuperati in mare.



«Spero veramente che il dramma di Lampedusa possa far cambiare, a tutti, l'approccio verso il fenomeno dell'immigrazione e che possa farci riflettere sulle cause del dramma della fuga di tante persone che fuggono dai conflitti».




«Spero che ci possa far riflettere sulla nostra posizione, sulle nostre frontiere, il nostro mare e soprattutto chiedere che questo dramma non deve essere affrontato da soli ma insieme all'Europa». Così, il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge, prima di entrare al centro di accoglienza di Lampedusa per incontrare i 155 superstiti del naufragio di giovedì, avvenuto davanti alle coste di Lampedusa, e gli altri ospiti della struttura. «Bisogna riuscire a dare delle risposte ferme e certe alle persone che fuggono e che hanno bisogno di una protezione -prosegue il ministro- e noi dobbiamo essere in grado di fare questo. Noi dobbiamo essere in grado di dare aiuto, il nostro lavoro ci deve dare questa forza di salvare la vita ad ogni persona. Ogni vita che perdiamo è un contributo enorme che perdiamo».Lo ha detto il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge arrivando al centro di accoglienza di Lampedusa.



«Abbiamo visto le bare. Non possiamo accettare una tragedia come questa. Chiediamo attenzione all'Europa. Questa è la frontiera d'Europa». Ha poi inmsistito il ministro in conferenza stampa. E ancora: «La gente di Lampedusa va aiutata. Il governo deve essere presente, deve aiutare chi opera anche come volontario vicino ai migranti». «Non dobbiamo aspettare tragedie come queste - dice - per capire che serve una politica che faccia prevenzione. Continua il recupero dei cadaveri delle vittime del naufragio di Lampedusa. Ma non bastano più le bare».



Il ministro per l'Integrazione Cecile Kyenge si dice favorevole a cambiare la legge Bossi-Fini. «Nei prossimi giorni ci sarà un coordinamento interministeriale - dice - Bisogna cambiare l'approccio, non piu repressivo
».



«Stiamo lavorando per aiutare le persone più bisognose, i superstiti del naufragio, le famiglie con bambini. Le condizioni del centro di accoglienza sono vergognose
», continua il ministro rispondendo a una domanda sulle condizioni di vita nel centro dove oltre ai superstiti vi sono decine di bimbi e di minori che trascorrono le giornate in condizioni precarie anche sotto la pioggia.



«È semplicemente assurdo che profughi che si sono salvati da una immane tragedia si trovano ad essere indagati per il reato di clandestinità». A chi le chiede se il Governo stia pensando a cambiare la legge proprio sul reato di clandestinità, risponde: «Sto portando avanti questo tema da mesi, nei prossimi giorni lo porteremo sul tavolo del coordinamento ministeriale». E sull'arrivo di Josè Barroso a Lampedusa dice: «ci vuole una forza politica europea rivedendo alcune cose come la convenzione di Dublino».
Ultimo aggiornamento: 16:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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