L'agricoltura crea posti di lavoro: +8%
«Possiamo riassorbire i disocccupati»

Giovedì 22 Ottobre 2015
L'agricoltura crea posti di lavoro: +8% «Possiamo riassorbire i disocccupati»

VICENZA - Disoccupati da "trasformare" in operatori dell'agricoltura. Una proposta per rilanciare l'occupazione e assecondare il ritorno alla terra che promette nuovi posti di lavoro. Confagricoltura Veneto in questo progetto ci crede e lo ha presentato all'assessora regionale alla fomazione e al lavoro Elena Donazzan in un meeting che si è concentrato su alcuni punti fondamentali: lotta al caporalato, formazione E-learning e misure a sostegno dei lavoratori e delle aziende agricole.

In questa fase l'occupazione agricola è in crescita. I dati di Veneto Agricoltura del 2014 confermano il trend dei dipendenti. Nel 2014 il Veneto ha registrato 20.024 dipendenti agricoli, con una crescita dell'8,1% rispetto ai 18.524 del 2004. Mentre nel 2014 il saldo negativo degli occupati totali negli altri settori cresce, l’agricoltura fa segnare il secondo risultato migliore in termini di variazione percentuale rispetto al 2013 (+271%, secondo solo al +483,7% raggiunto dagli “altri servizi”). L’agricoltura è il sesto settore per numero di assunzioni in termini assoluti, dopo il commercio e tempo libero, i servizi alla persona, il metalmeccanico, il made in Italy e l’ingrosso e logistica, realizzando circa l’8,5% del totale delle assunzioni effettuate in Veneto nel 2014. Considerando i saldi 2008-2014, corrispondenti agli anni della crisi economica, l’agricoltura è uno dei pochi comparti a presentare un saldo positivo di occupati negli anni.

"L'agricoltura può offrire sbocchi alla crisi puntando sulla riqualificazione professionale e sulla qualità – ha detto il presidente regionale di Confagricoltura, Lorenzo Nicoli - e puntiamo ad accreditarci come ente di formazione della manodopera e di intermediazione tra domanda e offerta per favorire l'occupazione in piena legalità. Rappresentiamo 13.500 aziende associate del Veneto, di cui 4.700 che hanno dipendenti. I dipendenti agricoli che rappresentiamo sono 16 mila. Alla Regione chiediamo un sostegno per i corsi di formazione e riqualificazione professionale degli inoccupati espulsi da altri settori produttivi e per la formazione. Garantiamo l'impegno nella lotta al caporalato: in un mese e mezzo sono oltre 500 le nostre imprese agricole che hanno aderito alla Rete del lavoro agricolo di qualità lanciata dal ministro Maurizio Martina. Le opportunità occupazionali sono confermate dalle richieste che arrivano dalle nostre imprese per l'impiego di manodopera qualificata in ambito vitivinicolo, ortofrutticolo, di progettazione del verde, degli agriturismi".

Il direttore della confederazione Luigi Bassani ha chiarito l'importanza di vedere accreditato a livello regionale lo sportello di intermediazione Agrijob, che facilita l'incontro tra domanda e offerta e l'E-learning, che richiede tecnologie nuove al posto delle piattaforme attuali, ormai superate, per consentire la sua piena fruibilità. Elena Donazzan ha espresso grande interesse per Agrijob e il reinserimento in agricoltura dei disoccupati: "Con Confagricoltura Veneto auspico una collaborazione perché creare nuove professionalità e riqualificare personale che può essere riassorbito è una nostra priorità. Daremo il via immediatamente a tre fondi comunitari. Nonostante un bilancio molto risicato e molto ridotto – passiamo da circa un miliardo e 600 milioni del 2010 a meno di 900 per il 2016 –, garantiremo il cofinanziamento per i fondi sociali europei". All'incontro erano presenti anche tutti i presidenti provinciali di Congfagricoltura.

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