Villa Ca' Erizzo come un gran teatro
in scena racconti del primo conflitto

Venerdì 17 Luglio 2015 di Paola Gonzo
Villa Ca' Erizzo come un gran teatro in scena racconti del primo conflitto
BASSANO – Villa Ca’ Erizzo apre le porte per ospitare, all’interno della sua suggestiva cornice, uno spettacolo dedicato al ricordo della Grande Guerra domenica 19 luglio. In scena il duo costituito da Mario Perrotta e Paola Roscioli con “Prima Guerra – quattordici diciotto”, uno spettacolo nato dalla raccolta di testimonianze di italiani oltre confine.



La serata, promossa dal Comune di Bassano in collaborazione con il Museo Hemingway e con la Fondazione Luca, è stato scelto anche da Rai Radio 3 per celebrare il centenario della Grande Guerra. Dopo il cinema, quindi, Villa Ca’ Erizzo si conferma teatro perfetto per le manifestazioni legate al Primo Conflitto Mondiale. Lo spettacolo di Perrotti e Roscioli racconta la guerra dal punto di vista di chi non solo l’ha vissuta, ma l’ha anche subita in quanto presente in territori situati oltre i confini italiani dell’epoca.



La stessa Villa fu testimone, nel periodo bellico, delle immagini più dure e vere della guerra, essendo stata sede della Croce Rossa americana, tra i cui volontari spiccava lo scrittore Ernest Hemingway, al quale è dedicato il museo omonimo di recente apertura.



Ma se il premio Nobel è ben conosciuto dal grande pubblico, ci pensa Perrotta a dare voce a tutti gli italiani, soldati e non, misconosciuti dalla Storia ma protagonisti in prima persona della Prima Guerra Mondiale, grazie alle testimonianze raccolte negli archivi dei musei di Trento e Rovereto. Il tutto con lo scopo di ricordare storie forse volutamente cancellate dai vincitori, testimonianze che da un lato vedono protagonisti i trentini e i giuliani che combatterono come soldati austriaci di lingua italiana e, dall’altro, raccontano delle famiglie austriache di lingua italiana, deportate fino alla fine della guerra in “città baracche” e abbandonate, per poi scoprirsi italiane e doppiamente lasciate a se stesse nella ricerca dei familiari dispersi al fronte.



Musiche originali accompagneranno questo spettacolo dedicato alla riflessione sul concetto di confine, tra vincitori e vinti, tra nazione e nazione, che non sempre definisce la nostra identità.
Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 14:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA