Raoul Bova: «Io, disabile emotivo, sbloccato grazie al lavoro. Alla mia età molti fanno i ritocchini, ma non ossigenano il cervello»

Parla l’attore protagonista della serie “I Fantastici 5” sui campioni delle paralimpiadi: «Nessun buonismo». Quattro puntate dal 17 su Canale5

Sabato 13 Gennaio 2024 di Ilaria Ravarino
Raoul Bova: «Io, disabile emotivo, sbloccato grazie al lavoro. Alla mia età molti fanno i ritocchini, ma non ossigenano il cervello»

«Nessun pietismo. Non è una storia buonista sulla disabilità». Così Raoul Bova, 52 anni, ha presentato ieri a Roma la serie I Fantastici 5, quattro prime serate su Canale5 dal 17 gennaio.

Nata da un’idea di Massimo Gramellini e Luca Bernabei, la storia è quella di un gruppo di campioni paralimpici che instaurano un difficile rapporto con il loro allenatore (Bova), convinti che sia incapace di gestirne il talento. Nel cast anche le vere atlete Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini e l’attrice Chiara Bordi, 23 anni, nel 2019 terza classificata a Miss Italia (prima con una protesi sul podio), già vista nella serie Prisma.

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È a suo agio con la disabilità?
«Il mio migliore amico, da ragazzo, era non udente. Nuotavamo insieme e comunicavamo benissimo. La percezione della difficoltà quotidiana per i disabili l’ho avuta portando il passeggino di mio figlio».


E sul set?
«Quando sei sul set l’occhio ti cade sulla disabilità. E ti distrae. Ma è una questione di ignoranza. Quando la conosci, la normalizzi. Ognuno di noi, in fondo, ha una disabilità».


La sua?
«L’emotività. Quando facevo sport (da ragazzo era campione di nuoto, ndr) mi bloccava la timidezza, avere gli occhi puntati addosso».


E come mai recitando non le succede?
«La recitazione è stata la mia terapia».

 


Oggi nuota ancora o meglio il padel? 
«Non ho più ansia da prestazione. Nuoto e mi alleno anche prima di andare a lavorare. Ho chiesto questo privilegio alla produzione».


Con il fisico come va?
«Faccio i conti col passare degli anni. I tempi di recupero sono diversi da prima. Ma dopo una certa età è fondamentale fare sport. Anche per superare la paura di non farcela».


Si piace?
«Non è più un’ossessione. Oggi mi rendo conto che essere in forma per me è un biglietto da visita importante, per mostrare agli altri che ho cura di me stesso. In tanti alla mia età ricorrono ai ritocchini».


E lei?
«Preferisco lo sport. Nessun ritocco ti ossigena le cellule del cervello». 


Gigi Proietti ai caratteristi diceva: “I Romeo li faranno fare sempre ai Bova”. Stufo del ruolo?
«Io le mie soddisfazioni me le sono tolte. Ho anche girato una serie Netflix in cui facevo il cattivo (La Reina del sur, ndr). Più che i ruoli, nella mia carriera sono stati ricorrenti i temi: la polizia, l’antimafia, lo sport...».


Al cinema la rivedremo?
«Greta e le favole vere è prontissimo e vorrei sapere perché non esca. Poi sarò in Pensati sexy di Michela Andreozzi, una commedia. È un bel momento di ritorno. Speriamo che ce ne siano sempre di più».


Tornerà in “Don Matteo”. Si aspettava di piacere?
«Mi sono buttato. È stato intelligente non sostituire il personaggio di Don Matteo, che resta uno e unico, ma iniziare invece con qualcosa di nuovo. Sto girando in questi giorni la nuova stagione, sarà pronta a marzo».


Nino Frassica sul set di “Don Matteo” ha perso il gatto ed è successo il finimondo. Gli ha parlato?
«Lo capisco. Credo che la situazione si sia evoluta in un modo che non voleva e che non aveva previsto. È un collega, gli voglio bene. Non voglio esprimere pareri».
 

Ultimo aggiornamento: 10:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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