Pfizer-gate, cosa c'è dietro l'inchiesta dell'Ue che può terremotare il bis di Ursula von der Leyen

Un nuovo terremoto giudiziario rischia di scuotere le istituzioni europee

Martedì 2 Aprile 2024
Pfizer-gate, cosa c'è dietro l'inchiesta dell'Ue che può terremotare il bis di Ursula von der Leyen

Dopo il Qatar-gate, un nuovo terremoto giudiziario rischia di scuotere le istituzioni europee. Dagli effetti imprevedibili sui futuri assetti dell'Ue, a tre mesi dalle elezioni Europee di giugno. L'hanno già ribattezzato Pfizer-gate.

E' il "caso" su cui indagano da mesi gli investigatori della Procura europea (Eppo) in merito alle accuse di illecito penale riguardanti una trattativa sui vaccini anti-Covid tra la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l'Ad di Pfizer Albert Bourla.

Il caso spiegato

Di che si tratta? Andiamo con ordine. Le indagini, ha riportato Politico, vertono su quattro ipotesi di reato: interferenza nelle funzioni pubbliche, corruzione, conflitto d'interessi e distruzione di sms. Nessuno è stato però ancora formalmente accusato. La prima inchiesta è partita dalle autorità giudiziarie del Belgio, nella città di Liegi all'inizio del 2023, e ha preso le mosse dalla denuncia presso la Procura di Liegi di un lobbista belga di 36 anni, Frédéric Baldan, contro von der Leyen, accusata di essere stata protagonista di una trattativa privata, tramite un giro di sms, con l'Ad di Pfizer Bourla per negoziare l'acquisto di decine di miliardi di euro di dosi di vaccini durante l'emergenza pandemica.

Le accuse

La querela di Baldan non era rimasta isolata. Segnalazioni simili sono arrivate, nei confronti della Commissione europea, dal governo polacco e quello ungherese, riporta Politico. Anche il New York Times, primo giornale a rivelare il caso – aveva fatto causa alla Commissione europea perché non aveva rivelato il contenuto dei messaggi con Bourla, nonostante una richiesta formale.

Ad oggi la Commissione non ha reso noto lo scambio tra von der Leyen e Bourla né ha confermato che sia effettivamente avvenuto. Secondo indiscrezioni di stampa, l'accordo siglato tra Palazzo Berlaymont, sede della Commissione, e la multinazionale Pfizer aveva un valore intorno ai 20 miliardi di euro. L’Eppo, la procura che ora ha in mano il caso, conduce indagini paneuropee sui crimini finanziari e potrebbe sequestrare telefoni e altro materiale rilevante dagli uffici della Commissione.

A rischio l'Ursula bis

In attesa di nuovi sviluppi sul fronte giudiziario, si è aperto un fronte politico. Vacilla oggi più di ieri la candidatura di von der Leyen alla presidenza della prossima Commissione europea. Un asse trasversale a Bruxelles inizia a mostrare apertamente dubbi sul mandato bis dell'ex ministro della Difesa tedesco, lanciata un mese fa dal Partito popolare europeo. Un rebus che riguarda da vicino anche il governo italiano. In un anno e mezzo di navigazione a Palazzo Chigi la premier Giorgia Meloni ha intessuto un rapporto sempre più stretto con "Ursula".

Dalle passeggiate in mezzo al fango dell'alluvione in Emilia-Romagna alle missioni in Africa per stringere accordi di cooperazioni sui migranti - Tunisia, Egitto, Marocco - e lanciare il Piano Mattei, il sodalizio politico è cresciuto e ha attirato occhi indiscreti a Bruxelles. Ora la candidatura scricchiola. Anche a Roma, sono in tanti i Fratelli d'Italia che frenano, prendono tempo, o addirittura le distanze dalla presidente popolare. Del resto, la storia recente insegna che la nomina a "Spitzenkandidat", la candidatura ufficiale per una famiglia europea, non è di buon auspicio. Ora l'inchiesta della procura Ue sulla trattativa miliardaria per le dosi di vaccino può diventare la goccia che fa traboccare il vaso. 

Ultimo aggiornamento: 3 Aprile, 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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