David Cameron alza i toni del confronto sull'ipotesi di una uscit della Gran Bretagna dell'Europa (Brexit). Il premier britannico arriva a dire che l'uscita del Regno Unito dall'Ue metterebbe a rischio la pace in Europa con la possibilità di nuovi conflitti.
Il primo ministro, impegnato nella campagna per tenere il Paese nell'Unione in vista del referendum di giugno, ha sottolineato come il Regno Unito abbia rimpianto quelle volte in cui in passato ha «voltato le spalle», disimpegnandosi rispetto all'Europa e ricordato che l'Ue ha aiutato i Paesi a «riconciliarsi» e a mantenere la pace.
L'intervento di Cameron è destinato a ricevere forti critiche dal fronte euroscettico che più volte ha accusato il premier di promuovere una linea improntata all'allarmismo per quanto riguarda le possibili conseguenze di una Brexit.
«Non è una cosa seria», ha detto l'ex sindaco di Londra, Boris Johnson, leader del fronte favorevole all'uscita dall'Unione. «Il primo ministro era pronto fino a qualche mese fa a sostenere la campagna per la Brexit qualora non avesse ottenuto riforme sostanziali da Bruxelles», ha aggiunto Johnson, secondo il quale i negoziati non hanno garantito al Paese quello di cui ha bisogno. Per il deputato Tory, il divorzio dall'Ue è invece una opportunità per riconquistare la sovranità perduta e rendere il Regno ancora più cosmopolita e aperto al mondo.
Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 18:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il primo ministro, impegnato nella campagna per tenere il Paese nell'Unione in vista del referendum di giugno, ha sottolineato come il Regno Unito abbia rimpianto quelle volte in cui in passato ha «voltato le spalle», disimpegnandosi rispetto all'Europa e ricordato che l'Ue ha aiutato i Paesi a «riconciliarsi» e a mantenere la pace.
L'intervento di Cameron è destinato a ricevere forti critiche dal fronte euroscettico che più volte ha accusato il premier di promuovere una linea improntata all'allarmismo per quanto riguarda le possibili conseguenze di una Brexit.
«Non è una cosa seria», ha detto l'ex sindaco di Londra, Boris Johnson, leader del fronte favorevole all'uscita dall'Unione. «Il primo ministro era pronto fino a qualche mese fa a sostenere la campagna per la Brexit qualora non avesse ottenuto riforme sostanziali da Bruxelles», ha aggiunto Johnson, secondo il quale i negoziati non hanno garantito al Paese quello di cui ha bisogno. Per il deputato Tory, il divorzio dall'Ue è invece una opportunità per riconquistare la sovranità perduta e rendere il Regno ancora più cosmopolita e aperto al mondo.
