Afghanistan, Congiu picchiato a morte
Giallo su Facebook: vogliono farmi tacere

Domenica 5 Giugno 2011
Cristiano Congiu in Afghanistan
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ROMA - C’ un ombra che si distende sulla morte del tenente colonnello dei carabinieri Cristiano Congiu. Un’ombra che se trovasse qualche conferma, potrebbe far cambiare radicalmente quanto accaduto nella valle del Panjshir, nell’Afghanistan nord-orientale. L’ufficiale dell’Arma avrebbe affidato a Facebook, in uno dei suoi ultimi messaggi, un inquietante presagio: «Qualcuno mi vuol far tacere». Congiu era un grande esperto dell’antidroga e in Afghanistan indagava proprio sulla produzione di droga destinata all’esportazione. La sua morte potrebbe quindi essere legata alla sua attività di investigatore, un agguato studiato nei minimi particolari per farlo tacere. Su quel messaggio ci sono due inchieste, una della magistratura e una dell’Arma dei carabinieri.



Emanuele Fiano, presidente del forum Sicurezza e Difesa del Partito Democratico, ha chiesto al ministro della Difesa, Ignazio La Russa, di chiarire «ogni dubbio sul contenuto di uno degli ultimi messaggi Facebook scritto dal tenente colonnello Congiu. La notizia secondo cui il messaggio di Congiu avrebbe contenuto un riferimento al fatto che qualcuno avrebbe voluto farlo tacere per qualcosa che aveva scoperto o appreso - ha aggiunto Fiano - è inquietante ma va ovviamente confermata dalle inchieste. Intanto sarebbe comunque importante sapere se tale messaggio esista veramente e se l’autore sia stato davvero Cristiano Congiu. E’ importante che venga sciolto rapidamente ogni eventuale dubbio sulla sua morte».



L’inchiesta sull’omicidio di Congiu ha comunque qualcosa di strano perché è stata trattenuta in stato di fermo cautelare la donna americana che, secondo la versione ufficiale, sarebbe stata difesa dall’ufficiale caduto poi nell’imboscata mortale. La donna sarebbe stata fermata perché potrebbe offrire elementi utili all’inchiesta. Intanto cinque persone, tutte afghane, sono state arrestate. Sul posto è atteso ora l’arrivo di quattro investigatori italiani. Ancora non è stato comunicato quando la salma di Congiu sarà rimpatriata.



La salma del tenente colonnello Cristiano Congiu, è stata trasferita nella base militare americana di Bagram, a nord di Kabul. Lo riferisce l'agenzia di stampa Pajhwok. Citando Inayatullah Toofan, portavoce del governatore provinciale, l'agenzia ha precisato che i resti di Congiu sono stati prima trasferiti nella sede del Gruppo di ricostruzione provinciale (Prt) del Panjshir, condotto dagli Usa, e quindi da qui portati nella base di Bagram.



Pestato a morte. Per quanto riguarda le cause della morte di Congiu, il governatore del Panjshir, Karamuddin Karim, ha sostenuto che essa non è stata dovuta ad un colpo d'arma da fuoco, ma ad un pestaggio. Per quanto riguarda infine lo stato delle indagini e l'identità della donna italo-americana che accompagnava l'ufficiale dei carabinieri, nulla è trapelato oggi a Kabul, mentre presso l'ambasciata d'Italia nella capitale afghana, fonti diplomatiche hanno sostenuto di non avere elementi perchè la vicenda «è in mano ad altre istanze».
Ultimo aggiornamento: 5 Luglio, 23:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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