Rivalutazione
Chi invece in pensione è già andato vedrà una leggera modifica delle percentuali di adeguamento all'inflazione. Per gli assegni tra 2.270 e 2.840 euro mensili lordi c'è un miglioramento: l'indicizzazione sarà al 90% per cento e non all'85. I trattamenti oltre dieci volte il minimo Inps (5.680 euro sempre lordi) si dovranno invece accontentare di una rivalutazione al 22 per cento (finora era al 32). Ma novità ben più rilevanti per la rivalutazione delle prestazioni sociali potrebbero venire dal 2027: nell'ambito delle procedure di revisione della spesa un'apposita commissione valuterà il passaggio dall'attuale indicatore, l'indice dei prezzi al consumo, al deflatore del Pil: parametro che normalmente risulta più contenuto anche perché essendo legato a beni e servizi prodotti nel territorio nazionale non tiene conto dell'inflazione "importata".