Regolarizzare chi è già in Italia
Sempre all’interno dei numeri complessivi già previsti c'è spazio per persone che sono già sul territorio nazionale: in tutto circa 15mila con permesso di soggiorno per lavoro stagionale o (in misura molto più piccola) con permessi di soggiorno europei di lungo periodo, rilasciati da altri Paesi: potranno avere un permesso per lavoro subordinato o autonomo. Non c’è invece un numero specifico per gli studenti, ma è stato messo nero su bianco un criterio generale che dovrebbe permettere, al di fuori delle quote stabilite, la «valorizzazione dei percorsi di studio e di formazione di cittadini stranieri in Italia». In concreto, i permessi rilasciati per motivi di studio saranno convertiti in permessi per motivi di lavoro.
La macro-quota del lavoro stagionale vale invece 285mila unità nei tre anni ed è totalmente destinata al settore dell’agricoltura e a quello turistico-alberghiero. Considerando anche lo spazio del turismo nella componente non stagionale, questi due comparti di attività assorbiranno circa i due terzi degli ingressi totali. E la maggior parte passeranno per le domande presentate dalle organizzazioni di categoria più rappresentative, che garantiranno la sottoscrizione dei contratti e gli altri adempimenti.
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