Colf e badanti, i contributi
L’idea di fondo è abbastanza semplice: non sempre al versamento dei contributi e dunque ad una situazione di regolarità per l’Inps corrisponde una dichiarazione delle retribuzioni all’Agenzia delle Entrate. I due enti dovranno quindi procedere verso la piena inter-operabilità delle proprie banche dati.
Una volta acquisiti i dati sui contributi e sulle relative retribuzioni, il fisco li inserirà nelle dichiarazioni precompilate e potrà segnalere al contribuente lavoratore domestico l’eventuale anomalia, invitandolo di fatto a mettersi in regola spontaneamente. La misura ha sollevato le perplessità di Assindatcolf, associazione di datori di lavoro domestici, la qule teme che - al contrario - lavoratori e lavoratrici siano indotti a rifugiarsi completamente nel sommerso cancellando la posizione presso l’Inps o non aprendola.