Bonus per i lavoratori part time, arrivano 550 euro: scadenza e come fare domanda

Domenica 12 Novembre 2023, 01:44 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 09:08

I CHIARIMENTI

Sempre questa settimana sono arrivati i chiarimenti dell’Inps sulla compatibilità delle indennità di disoccupazione con il lavoro agricolo subordinato occasionale. Una norma introdotta dalla legge di bilancio 2023, con la finalità di assicurare la continuità delle attività stagionali del settore agricolo, prevede per i disoccupati la possibilità di svolgere lavoro occasionale in agricoltura fino a 45 giornate in un anno, cumulando interamente la Naspi o la Dis-Coll di cui sono beneficiari senza doverlo comunicare all’Inps. Tradotto, il compenso erogato al lavoratore per il lavoro occasionale in agricoltura è esente da qualsiasi imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato, entro il limite come detto di 45 giornate di prestazione per anno civile. Va ricordato, poi, che il decreto Lavoro ha modificato le regole dei contratti a termine per fornire alle aziende maggiore elasticità nel loro utilizzo. La disciplina dei rinnovi è stata equiparata a quella delle proroghe. Risultato? In caso di rinnovo è necessario indicare la causale solamente quando la sommatoria dei rapporti determina il superamento dei 12 mesi.

Una novità che secondo gli esperti sta rendendo più flessibili, e non di poco, i contratti a tempo determinato e in somministrazione, grazie al superamento dei paletti imposti dal vecchio decreto Dignità di Luigi Di Maio. Per i rinnovi dopo i primi 12 mesi, e per un massimo di altri 12 mesi, il decreto Dignità imponeva causali specifiche, pena l’obbligo dell’assunzione definitiva del dipendente coinvolto. Per quanto riguarda invece il lavoro fisso, in manovra il governo Meloni ha inserito una maxi deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato. L’agevolazione sul costo del personale, che si applica alle imprese di qualsiasi forma, dalle società di capitali e di persone alle imprese individuali, oltre che ai professionisti, sarà più generosa. In arrivo una maggiorazione pari al 20% dell’importo deducibile dal reddito Ires o Irpef del costo per i nuovi assunti a tempo indeterminato sostenuto nel 2024: il totale della deduzione passerà così dal 100 al 120%.

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