Riscatto della laurea con la rata unica: chi può usufruirne (e quanto costa). La circolare dell'Inps

Gli scenari per il sistema contributivo e il sistema retributivo

Venerdì 21 Luglio 2023 di Mario Landi
Riscatto della laurea con la rata unica: chi può usufruirne. Pro e contro. La nota Inps da scaricare

Dall'Inps nuovi chiarimenti sul riscatto della laurea, un mezzo per anticipare l'arrivo allo scenario necessario per andare in pensione.

In questo caso si parla del riscatto con rata unica. Bisogna tuttavia valutare costi e benefici perché è richiesto il pagamento di un somma che può anche essere considerevole.

Riscattare la laurea: che cosa significa

Gli anni di studio universitario (non contano quelli fuori corso)  vengono utilizzati come periodo di contribuzione figurativa. Utilizzabili anche i dottorati e determinati diplomi di specializzazione.

Le due opzioni

Con il riscatto nel sistema retributivo si può riscattare la laurea con una somma che varia in base a età, periodo, sesso, anzianità contributiva e retribuzione percepita negli ultimi anni.
Con il riscatto nel sistema contributivo si deve pagare una somma legata alla contribuzione degli ultimi 12 mesi rispetto alla data della domanda. Nel sistema contributivo è permesso il riscatto agevolato della laurea solo per chi abbia maturato determinati requisiti.

A chi conviene

Il rischio da valutare legato al riscatto è relativo alla possibilità di percepire una pensione più leggera. Meglio farsi consigliare da un consulente.

Il sistema contributivo

L'Inps ha chiarito, con il messaggio 2564 del 7 luglio 2023, alcuni aspetti del riscatto legati al sistema contributivo (articolo 1 comma 23 della legge 335 del 1995).

L’opzione contributiva  può essere scelta nel corso della vita lavorativa o al momento della domanda di pensionamento. I requisiti: avere maturato meno di 18 anni di contribuzione (pari a 936 settimane) al 31 dicembre 1995 (la liquidazione del trattamento pensionistico esclusivamente con le regole del sistema contributivo è, comunque, concessa a coloro che possono fare valere un’anzianità contributiva di almeno 18 anni al 31 dicembre 1995, a condizione che abbiano esercitato il diritto di opzione entro l’1 ottobre 2001);
avere maturato almeno 15 anni anni (pari a 780 settimane) di cui almeno 5 anni (260 settimane) dall’1 gennaio 1996; avere maturato almeno un contributo anteriormente al 1° gennaio 1996.

Il pagamento

L'Inps precisa che la quota di onere relativa al riscatto dei periodi determinanti per il perfezionamento dei requisiti prescritti per l’esercizio della facoltà di opzione deve essere versata in unica soluzione.

Il restante onere è invece caricato sulle 119 rate del piano di ammortamento.
La quota deve essere obbligatoriamente versata in unica soluzione con modello F24 entro 90 giorni dalla data di notifica del provvedimento di riscatto. Il datore di lavoro è tenuto ad accertare l’avvenuto pagamento in un’unica soluzione acquisendo la copia del versamento effettuato con F24. 

Qualora si scelga la modalità di pagamento a rate verrà generata una quota di onere di importo differente dal resto del piano di ammortamento.

Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 07:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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