E' il 2 agosto ed è ormai arrivato, in questa estate da caldo record ed effetti climatici avversi estremi. Il 2 agosto segna l'Earth Overshoot Day del 2023, la data in cui la domanda dell'umanità di risorse e servizi ecologici in un dato anno supera ciò che la Terra può rigenerare in quello stesso anno.
Gestiti e migliorati in modo indipendente da FoDaFo e dalla York University, i National Footprint and Biocapacity Accounts forniscono risultati solidi e trasparenti. Per determinare la data dell'Earth Overshoot Day, il Global Footprint Network - organizzazione internazionale per la sostenibilità che sta aiutando il mondo a vivere con i mezzi della Terra e a rispondere ai cambiamenti climatici -calcola il numero di giorni che la biocapacità della Terra può fornire per il consumo dell'umanità. La metodologia si basa sull'ultima edizione dei Conti Nazionali dell'Impronta e della Biocapacità, che presenta inevitabilmente un “divario temporale” con l'ora attuale a causa delle procedure di rendicontazione delle Nazioni Unite. Per quanto riguarda l'Italia, l'Earth Overshoot Day era caduto il 15 maggio scorso.
«Per ogni edizione - è la spiegazione -, i risultati, comprese le date annuali dell'Earth Overshoot Day, vengono ricalcolati fino al 1961, garantendo coerenza nel tempo e nei Paesi. Negli ultimi 5 anni la tendenza si è appiattita. Quanto di questo sia guidato dal rallentamento economico o da sforzi deliberati di decarbonizzazione è difficile da discernere. Tuttavia, la riduzione dell'overshoot è troppo lenta. Per raggiungere l'obiettivo dell'IPCC delle Nazioni Unite di ridurre le emissioni di carbonio del 43% in tutto il mondo entro il 2030 rispetto al 2010, sarebbe necessario spostare l'Earth Overshoot Day di 19 giorni all'anno per i prossimi sette anni».
L'Earth Overshoot Day di quest'anno sarà celebrato insieme alla Repubblica di Slovenia, «primo Paese dell'Ue ad affiancare Nazioni quali l'Ecuador, il Giappone, le Filippine , la Svizzera e gli Emirati Arabi Uniti nell'utilizzo dei dati dell'Impronta Ecologica e nel sostenere ufficialmente questo indicatore come strumento utile per orientare la politica ambientale», ha affermato Bojan Kumer, ministro sloveno dell'Ambiente, del Clima e dell'Energia, spiegando inoltre che gli sforzi per ridurre l'Impronta Ecologica della Slovenia del 20% entro il 2030 stimoleranno maggiori opportunità per il Paese in un futuro segnato dal cambiamento climatico e dalla scarsità delle risorse.
L'Earth Overshoot Day coincide con il recente voto del Parlamento europeo sulla Nature Restoration Law. «Il persistere dell'overshoot ha portato al degrado dei terreni e del suolo, all'esaurimento delle riserve ittiche, alla deforestazione, alla perdita di biodiversità e all'accumulo di gas serra. Questi diventano sintomi ogni giorno più evidenti in tutto il pianeta, con ondate di calore insolite, incendi, siccità e inondazioni, che esacerbano la competizione per il cibo e l'energia», è la riflessione.
«Il rischio più grande, a parte il superamento ecologico in sé, è quello di ignorare l'attuale crisi climatica ed ambientale. Le entità che proteggono ora non si limitano a salvaguardare l'ambiente, ma preparano la loro economia e il benessere dei cittadini all'imminente futuro», sottolinea Steven Tebbe, ceo di Global Footprint Network.
Lo scenario: «Abbiamo a disposizione soluzioni per invertire il superamento ecologico e sostenere la rigenerazione biologica. La piattaforma Power of Possibility mette in mostra una vasta gamma di tecnologie commerciali, strategie governative, politiche pubbliche e migliori pratiche da iniziative civiche e accademiche. Semplici cambiamenti potrebbero #MoveTheDate of Earth Overshoot Day in modo significativo: l'aumento delle fonti globali di elettricità a basse emissioni di carbonio dal 39% al 75% lo sposterebbe di 26 giorni, dimezzando lo spreco alimentare si guadagnerebbero 13 giorni e la consociazione degli alberi guadagnerebbe 2,1 giorni in più».