Jobs Act, Mattarella: «Far crescere i giovani, stop caporalato. Uso improrpio del voucher»

Venerdì 27 Maggio 2016
Jobs Act, Mattarella: «Far crescere i giovani, stop caporalato. Uso improrpio del voucher»

«Il Paese avanza se offre valide opportunità di sbocco e di crescita ai giovani, se permette alle donne di dare serenamente il loro contributo; se non disperde le migliori energie e competenze; se stimola la ricerca e l'innovazione; se assicura piena tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro». Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio al Segretario generale della Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), Susanna Camusso, in occasione della terza edizione delle Giornate del Lavoro. «Lo sfruttamento, con l'odiosa pratica del caporalato, il lavoro sommerso, le elusioni e le illegalità, come l'utilizzo improprio dei voucher, le discriminazioni - prosegue - trovano ancora spazio nel nostro Paese. Interventi mirati combattono questi fenomeni ma occorre continuare a vigilare per sconfiggere le disuguaglianze, l'emarginazione, le povertà». Il presidente unisce poi il suo personale «omaggio alla figura di Luciano Lama, partigiano, grande sindacalista e parlamentare».

«In occasione della terza edizione delle Giornate del Lavoro - esordisce il presidente Mattarella nel meassaggio -, rivolgo un cordiale saluto a lei, gentile Segretario generale, a tutti i convenuti e agli organizzatori di questa manifestazione che propone, nel Mezzogiorno, un'articolata riflessione su temi cruciali al centro dell'attenzione di tutto il Paese.

Al commosso omaggio alla figura di Luciano Lama, partigiano, grande sindacalista e parlamentare, unisco il mio personale. Egli ha offerto un contributo fondamentale alla vita della Repubblica, in anni e vicende difficili, dando prova di rara schiettezza e di fermo equilibrio. Il suo coraggio, la sua concretezza riformista costituiscono un esempio di fattiva e responsabile partecipazione che dobbiamo moltiplicare. Ad uomini come Lama, infatti, dobbiamo anzitutto la nostra libertà ma anche la capacità di guardare alla complessità della realtà contemporanea con lucidità, lungimiranza e chiarezza di intenti».

E ha aggiunto: 
«Celebriamo quest'anno i settant'anni della Repubblica italiana: il suo radicamento nel lavoro è elemento essenziale per la realizzazione della personalità di ciascuno, per la sua libertà, per la sua autodeterminazione. È partecipazione alla crescita e allo sviluppo civile del Paese. È costruzione di coesione sociale. Il livello e la qualità del lavoro improntano il volto di una comunità, sono condizione per una cittadinanza piena. Lo sfruttamento, con l'odiosa pratica del caporalato, il lavoro sommerso, le elusioni e le illegalità, come l'utilizzo improprio dei voucher, le discriminazioni, trovano ancora spazio nel nostro Paese. Interventi mirati combattono questi fenomeni ma occorre continuare a vigilare per sconfiggere le disuguaglianze, l'emarginazione, le povertà. Il Paese avanza se offre valide opportunità di sbocco e di crescita ai giovani, se permette alle donne di dare serenamente il loro contributo; se non disperde le migliori energie e competenze; se stimola la ricerca e l'innovazione; se assicura piena tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro. In uno scenario di ripresa caratterizzata ancora da incertezza è importante cogliere e mettere a frutto i primi, concreti segnali positivi. Sono ancora troppe le persone che non ne hanno beneficiato. Per questo è essenziale perseguire l'obiettivo di uno sviluppo solido e duraturo, rivolto soprattutto ad innalzare i livelli di occupazione e partecipazione. Le parti sociali contribuiscono in maniera costruttiva ad affrontare queste sfide e svolgono un ruolo fondamentale per dare fiducia, speranza e futuro soprattutto alle giovani generazioni. Con questo auspicio - conclude Mattarella nel messaggio - rivolgo a tutti i presenti i miei auguri più cordiali di buon lavoro».

Ultimo aggiornamento: 28 Maggio, 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA