Il ministro dello sviluppo Carlo Calenda rinnova l'invito al governatore della Puglia Michele Emiliano a ritirare il ricorso al Tar su Ilva. «L'invito è sempre lo stesso: ritiri il ricorso, apriamo un tavolo di confronto, perché non si può chiedere di aprire un confronto quando il confronto lo si sposta sui tribunali. E questa non è una cosa corretta», ha detto Calenda a margine del decennale della quotazione di Maire Tecnimont.
«Io sono sempre pronto a vederlo, sentirlo e parlare con lui - ha aggiunto -, come del resto ho fatto quando ci siamo visti al ministero dove lui era molto soddisfatto poi si vede che ha cambiato idea e ha fatto ricorso». «Per me la cosa importante è risolvere questo problema e non allontanare da Taranto un piano ambientale importante e un piano di investimenti fondamentali».
Calenda invita a combattere «l'idea che la realtà non esista e che si possa fare demagogia un tanto al chilo, perché tanto il problema non ricade mai sulle spalle di chi fa demagogia».
«Quando ci sono capitali pronti a bonificare l'ambiente e salvare il lavoro, un grande Paese trova il mondo di accoglierli e di non disperdere queste risorse», ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, durante il suo intervento alla presentazione di Urus, il nuovo Suv Lamborghini. Il riferimento è a quanto sta succedendo in Puglia per il futuro dell'Ilva di Taranto dove un ricorso di Regione e Comune rischia di bloccare l'acquisizione dello stabilimento.
«Ho letto con grande interesse e condivisione l'intervista al vescovo di Taranto che invita la Regione Puglia ed il governo a sedersi immediatamente al tavolo e do la mia immediata disponibilità», ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parlando oggi a Bari con i giornalisti della vicenda Ilva e dell'appello sul «riannodare il dialogo tra le istituzioni» avanzato dal vescovo di Taranto, mons. Filippo Santoro. «Quando ci si deve sedere per parlare e per trovare una via di uscita non si pongono condizioni. Questa - ha sottolineato Emiliano - è una regola fondamentale. D'altra parte senza l'impugnativa fatta sarebbe stato difficilissimo - secondo Emiliano - convincere il governo e l'azienda a ragionare con la Regione Puglia e il Comune di Taranto del piano ambientale ed industriale dell'Ilva». «Ovviamente non è nostra intenzione porre pregiudiziali e persino la decarbonizzazione, una cosa intelligente, non lo è. Smettiamo quindi - ha aggiunto Emiliano - di dire agli altri cosa devono fare ed a paventare mali gravissimi» . «Riuniamo immediatamente il tavolo per Taranto e cominciamo a trattare. Il piano industriale ed ambientale sono per certi versi illegittimi e per altri gravemente deficitari, ma si possono - a giudizio di Emiliano - tranquillamente aggiustare senza fare troppi drammi o ricatti reciproci. La disponibilità ad accogliere l'appello del vescovo è da parte nostra - ha concluso Emiliano - totale ed immediata»
Ilva, Calenda a Emiliano: ritiri il ricorso e apriamo tavolo di confronto
Lunedì 4 Dicembre 2017Ne ha parlato nel corso del proprio intervento al decennale della quotazione di Maire Tecnimont parlando della vicenda Ilva. È una mentalità che «bisogna combattere - ha spiegato - perché sennò il Paese rischia di essere nei guai».