Rincarano come ogni anno dal 1° gennaio i pedaggi delle autostrade italiane e per certe tratte è un vero e proprio salasso. Anche tenuto conto che l'inflazione resta sotto l'1%.
La società Strada dei Parchi, che fa capo a Carlo Toto e gestisce l'A24 (la Roma-L'Aquila) e l'A25 (la tratta che porta a Pescara), ottiene per esempio un incremento del 12,89%. L’adeguamento tariffario di competenza di Autostrade Meridionali (A3 Napoli Pompei Salerno) è pari invece al 5,98%. Ma il record è quello della Rav (Raccordo Autostradale Valle d'Aosta) a cui viene riconosciuto un aumento del 52,69% sulla tratta Aosta Ovest – Morgex.
I rincari sono stati stabiliti con un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell'Economia e delle Finanze. «Tali incrementi - spiega un comunicato - recepiscono peraltro recuperi di adeguamenti relativi ad esercizi precedenti». «È un aumento importante, conseguenza diretta del blocco delle tariffe imposto negli ultimi tre anni dal Ministero e della mancata approvazione, da quattro anni, del Piano Economico Finanziario di A24 ed A25», si giustifica Strada dei Parchi spa in una nota.
L'adeguamento tariffario di competenza di Autostrade per l'Italia (la principale rete autostradale italiana, del gruppo Atlantia) è pari invece all'1,51%. L'incremento, come previsto dalla Convenzione Unica per le concessionarie autostradali, precisa una nota della società, include il recupero del 70% dell'inflazione reale e la remunerazione dei nuovi investimenti effettuati.
Per il gruppo Sias, che fa capo a Gavio e controlla fra l'altro l'A4 Torino-Milano, l'autostrada Ligure Toscana e le tratte che portano in Val d'aosta, l'incremento medio delle tariffe per le tratte autostradali di competenza sarà pari al 3,02%.
Per le Società Torino-Milano (8,34%) e Milano Serravalle (+13,91%) gli incrementi tariffari remunerano in particolar modo gli investimenti di adeguamento e potenziamento della rete eseguiti, si legge ancora nel comunciato del ministero dei Trasporti.
«L’aggiornamento annuale delle tariffe - sottolinea ancora il ministero dei Trasporti - deriva dall’applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo. La successione delle norme e degli Atti convenzionali ha dato luogo a diversi regimi tariffari che tengono conto, pur con diverse modalità, dei parametri legati all’inflazione (programmata o reale), alla qualità, al recupero della produttività nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati».
«L'incremento medio del pedaggio - precisa ancora il ministero - per i veicoli sull'intera rete autostradale, calcolato sulla base delle percorrenze 2016, risulta essere pari al 2,74%. Per oltre la metà dell’intera estensione autostradale le variazioni riconosciute risultano in linea con il tasso d’inflazione corrente. Per molteplici tratte l’effetto degli arrotondamenti non determina alcuna variazione». L'incremento del pedaggio è circa tre volte la crescita media dei prezzi: l'inflazione del mese di novembre è stata infatti dello 0,9%.
Questi nel dettaglio gli adeguamenti riconosciuti:
Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%; ATIVA S.p.A. 1,72%; Autostrade per l’Italia S.p.A. 1,51%; Autostrada del Brennero S.p.A. 1,67%; Autovie Venete S.p.A. 1,88%; Brescia-Padova S.p.A. 2,08%; Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%; CAV S.p.A. 0,32%; Centro Padane S.p.A. 0,00%; Autocamionale della Cisa S.p.A. 0,00%; Autostrada dei Fiori S.p.A. 0,98%; Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. 13,91%; Tangenziale di Napoli S.p.A. 4,31%; RAV S.p.A. 52,69%; SALT S.p.A. 2,10%; SAT S.p.A. 1,33%; Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 5,98%; SATAP S.p.A. Tronco A4 8,34%; SATAP S.p.A. Tronco A21 1,67%; SAV S.p.A. 0,00%; SITAF S.p.A. 5,71%; Torino - Savona S.p.A. 2,79%; Strada dei Parchi S.p.A. 12,89%; Bre. be. mi. 4,69%, TEEM 2,70% e Pedemontana Lombarda 1,70%.
Ecco alcuni esempi di aumenti
Roma Est – Tagliacozzo (km 69): da euro 7,30 ad euro 8,20;
Avezzano – Roma Est (km 96): da euro 10,10 ad euro 11,30;
Roma Est – Teramo (km 167): da euro 17,50 ad euro 19,60.
Prato Est – Firenze Ovest: invariato
San Cesareo – Roma Sud: da euro 1,10 ad euro 1,20
Binasco – Milano Ovest: da euro 1,30 ad euro 1,40
Lodi – Milano Sud: da euro 2,30 ad euro 2,40
Gallarate Ovest– Vergiate-S.C.: invariato
Padova Est – Venezia Mestre: invariato
Milano Est – Bergamo: da euro 3,40 ad euro 3,50
Roma Nord – Orte: da euro 4,40 ad euro 4,50
Milano Ghisolfa – Rondissone: da euro 15,60 ad euro 16,80
Firenze Sud – Firenze Scandicci: da euro 1,10 ad euro 1,20
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