Stop agli allevamenti intensivi che utilizzano gabbie in Emilia-Romagna: intanto la richiesta di End the cage age in Parlamento

Venerdì 16 Aprile 2021
Stop agli allevamenti intensivi in Emilia-Romagna: «la Regione può fare la sua parte»

È ormai riconosciuto che l'industrializzazione di sistemi di allevamento intensivi costringe un alto numero di animali, soprattutto galline, polli e maiali, a vivere e morire in spazi ristretti con ripercussioni per la loro salute. La soluzione per la regione Emilia-Romagna l'ha presentata Silvia Piccini, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle: «La Regione Emilia-Romagna può fare la sua parte e mettere a freno gli allevamenti che costringono gli animali a vivere in spazi così angusti». «Nelle gabbie - secondo gli attivisti di End the cage age, promotori della campagna di sensibilizzazione sulla tematica - le esigenze etologiche e fisiologiche degli animali non vengono rispettate rendendo inoltre necessario l'uso massiccio di antibiotici».

La richiesta di End the cage age

 La richiesta nel giorno dell'audizione al Parlamento europeo di End the cage age, attivisti della campagna di sensibilizzazione sul tema degli allevamenti in gabbia promossa da 170 associazioni in tutta Europa, e che ha portato alla presentazione di una petizione sottoscritta da 1,4 milioni di cittadini europei (dei quali oltre 90mila in Italia). «Oggi in Europa oltre 300 milioni di animali d'allevamento sono tenuti in gabbia in condizioni di estrema sofferenza.

Una condizione inutilmente crudele visto che esistono sistemi alternativi e certamente più rispettosi del benessere animale - spiega Silvia Piccinini - Bene quindi che questa richiesta sia arrivata direttamente al Parlamento e alla Commissione europea ma credo che anche l' Emilia-Romagna possa fare la propria parte data la grande importanza che riveste il settore zootecnico anche nella nostra regione». 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 00:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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