Scope e spazzoloni per la protesta
Variati s'arrabbia: «Gazzarra inutile»

Martedì 8 Settembre 2015 di Roberto Cervellin
Le addette alla pulizia si sono mobilitate con scope e spazzoloni

VICENZA - "Vergognatevi". Fischietti, cartelli, ma anche scope e spazzoloni. La lavoratrici responsabili della pulizia dei locali comunali e del tribunale sono sul piede di guerra.

Armate degli attrezzi del mestiere, hanno organizzato un presidio di fronte a palazzo Trissino per fare conoscere il loro dramma. "Non ricevono lo stipendio da mesi e il Comune fa orecchie da mercante", ha tuonato Maria Teresa Turetta delle Confederazioni unitarie di base (Cub).

"Abbiamo pulito e lavato i tuoi uffici - hanno urlato le lavoratrici, una decina in tutto, rivolgendosi al sindaco Achille Variati -. Non abbiamo nulla da dare da mangiare ai nostri figli, viviamo come barboni, ma non ve ne importa nulla". Nel mirino, gli appalti al massimo ribasso che, se da una parte hanno consentito all'amministrazione di risparmiare, dall'altra hanno penalizzato non poco le addette alla pulizia, molte delle quali immigrate. Il caso è stato segnalato dalle Cub all'ispettorato del lavoro, che pochi mesi fa, ha precisato Turetta, ha sanzionato situazioni lavorative di sfruttamento all'interno degli uffici comunali.

"Non stiamo parlando di episodi isolati, ma di una prassi - ha concluso la sindacalista -. La cooperativa Mirror, titolare dell'appalto fino al primo luglio, non ha mai risposto ai solleciti di pagamento. Il Comune, in questa scandalosa vicenda, ha avuto un ruolo marginale e si è mosso solo perché tirato per la giacca".

La replica di Variati non si è fatta attendere: "E' stata una gazzarra inutile. Appena conosciuta la situazione, abbiamo sospeso i pagamenti all'azienda e versato i contributi al suo posto. Con quello che ci resterà pagheremo i lavoratori, che sono stati riassunti dalla ditta subentrata a quella inadempiente".

Ultimo aggiornamento: 13:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA