La banca taglia 575 dipendenti
I sindacati: «Vendete i tappeti»

Sabato 21 Novembre 2015 di Roberto Cervellin
La banca taglia 575 dipendenti I sindacati: «Vendete i tappeti»
6

VICENZA - "Nebbia in Framarin". Tra i vertici e i dipendenti della Banca popolare di Vicenza è sempre più muro contro muro.

Esuberi, filiali da chiudere, piano industriale. Molti, secondo i rappresentanti sindacali, i punti oscuri da chiarire.

La Banca Popolare di Vicenza, complessivamente, ha annunciato 575 esuberi da qui al 2020. E oggi ha precisato, in relazione agli esuberi previsti dal piano industriale, che «nell'ipotesi di impiego del fondo di solidarietà di settore che si conferma intendersi, eventualmente, solo su base volontaria, vi potranno - nel caso – aderire un numero massimo di 300 persone a fronte di una platea di potenziali destinatari che, per il periodo 2016 – giugno 2020 sono, allo stato, 350.».

In attesa dell'arrivo di Stefano Dolcetta, destinato a sostituire Gianni Zonin alla presidenza dell'istituto - nel frattempo si è dimessa la consigliera Giovanna Dossena - e degli sviluppi legati alle denunce e agli esposti di azionisti e movimenti (il 18 novembre alle 21 alla biblioteca Pittarini di Sandrigo i Cinque Stelle organizzeranno una nuova assemblea pubblica) proseguono le trattative tra sigle sindacali e banca sulle ricadute occupazionali legate alla cura dimagrante del direttore generale Francesco Iorio.

Trattative che, viste le reazioni di Fabi, First, Fisac e Unisin, assomigliano di più a una corsa ad ostacoli. I quattro incontri tenutisi nell'ultimo mese si sono chiusi sempre con la fumata nera. Il prossimo appuntamento è per il 18 novembre, ma i sindacati sono sul piede di guerra. "Abbiamo detto all'azienda che i risparmi in termini di costi vanno ricercati in altri ambiti. Pensiamo alla riduzione delle consulenze esterne, all'eliminazione delle collaborazioni, alla cessione del patrimonio immobiliare no core, di quadri, tappeti e oselle, e alla riduzione delle sponsorizzazioni", tuonano.

Iorio ha annunciato un piano industriale che prevede 575 esuberi in 5 anni. I sindacati ammoniscono: "Dovranno essere drasticamente ridotti". Quanto alle filiali, 75 dovrebbero chiudere entro il marzo 2016. "L'elenco non ci è stato fornito - concludono - Questo desta perplessità".

Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 08:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA