Premiati Sammy Basso, Andolfatto
e i giornalisti del Gazzettino

Lunedì 19 Gennaio 2015 di Giovanni Guarise
Tutti i premiati (foto Remonato)
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BASSANO - Momenti di forte emozione e una buona notizia per il Ponte degli alpini hanno riscaldato la platea del teatro da Ponte di Bassano in occasione della tradizionale festa del Patrono. Il pubblico ha riservato un lungo applauso in particolare a due uomini che con le loro doti hanno lasciato il segno. A partire da Sammy Basso, che dopo aver fondato l'omonima associazione per lo studio della Progeria - rara malattia genetica da cui è affetto - ha coinvolto sin da giovanissimo i migliori ricercatori e creato sensibilità tra i cittadini, facendo del suo territorio il centro del dibattito scientifico internazionale, e meritando per questo il Premio Città di Bassano: «Prima di iniziare questa avventura non esisteva ricerca sulla progeria – ha ricordato – perché era una malattia troppo rara. Per questo siamo partiti e abbiamo continuato ad espanderci, arrivando oggi a grandi risultati. Siamo un punto fermo in Europa su questo ramo della ricerca, tanto da avere riunito a Bassano i genitori di tutti i ragazzi europei che convivono con la progenia».

A ritirare il Premio Cultura è stato invece Vittorio Andolfatto, insegnante appassionato, educatore attento e conferenziere raffinato che ha trasmesso ai suoi allievi l’amore per la conoscenza contribuito a formare il pensiero e gli animi di generazioni di bassanesi ad un sapere aperto e libero. Per ringraziare Bassano del riconoscimento, l'intellettuale ha condiviso una lettera di Mario Rigoni Stern rivolta all'artista di eccellenza della città, Jacopo Da Ponte, caricando di emozione il finale della cerimonia.

I premi San Bassiano sono andati quindi alla redazione bassanese del Gazzettino che, come ricordato dal direttore Roberto Papetti, ha portato a termine l'avventura su carta per rilanciarsi sul web, accogliendo le sfide del futuro e della modernità; insieme alla sezione locale dell'Associazione Italiana Arbitri e al centro spirituale Villa San Giuseppe dei Padri Gesuiti, che hanno appena celebrato rispettivamente i 60 e i 90 anni di attività.

Il discorso di Riccardo Poletto, al suo primo intervento da sindaco nella festa del Patrono, ha invece toccato svariati argomenti della vita amministrativa, raccontando le sfide di una città che alterna motivi di orgoglio e di rammarico, patrimoni da tutelare o ricostruire, nuove opportunità da coltivare. Fino alla novità fresca di giornata, rappresentata dallo stanziamento di un milione di euro da parte della Fondazione Cariverona per il restauro del Ponte degli alpini, simbolo di un territorio e della sua identità.

Ultimo aggiornamento: 22:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA