Cieli rossi, prima nazionale a Padova:
il film sul '15/18 tutorato da università
Guarda il trailer ufficiale del film

Sabato 21 Novembre 2015
Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato: dopo "Blackout" un film documentario
PADOVA - Dopo l'anteprima assoluta nella vetrina europa dell'Europarlamento, ecco il momento dallaprima nazionale. Martedì 17 novembre alle 17 in aula Nievo di Palazzo Bo in via VIII febbraio 2 a Padova si proietta la prima nazionale di Cieli Rossi, documentario che i registi bassanesi Manuel Zarpellon (di Mussolente) e Giorgia Lorenzato (di Rosà) hanno dedicato al primo conflitto mondiale sul fronte veneto.



Video. Il Grappa simbolo del conflitto





Si tratta di un film decisamente rivoluzionario nel panorama della produzione documentaristica italiana sulla Grande Guerra. Cieli Rossi infatti è la prima produzione nazionale sul conflitto a essere stata supervisionata, dal principio alla fine della lavorazione, da un ente universitario. Fin dall’inizio della lavorazione, infatti, la casa di produzione Sole&Luna Production ha chiesto il sostegno scientifico del Comitato dell’Ateneo di Padova per il Centenario della Grande Guerra diretto da Giovanni Luigi Fontana. La stipula di una convenzione ad hoc ha assicurato che il Comitato certificasse l’'utilizzo rigoroso delle fonti d’archivio e la pertinenza della loro lettura, e che fornisse inoltre una consulenza relativa a specifici passaggi del documentario che vede anche la presenza in video come speaker di Marco Mondini, bassanese, docente di Storia militare al Dipartimento di Scienze Politiche e membro del board operativo del Comitato.



La decisione di tenere la prima proiezione sul territorio nazionale a Padova è dunque il riconoscimento del ruolo centrale che l’'Università, nello spirito della terza missione, ha giocato nella genesi di un prodotto destinato alla divulgazione storica al largo pubblico, allo stesso tempo efficace sotto il profilo comunicativo e scientificamente di altissimo livello.



"Sull’'eccezionalità di Cieli Rossi, che ha ricevuto anche il sostegno della Regione del Veneto e della Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale presso la Presidenza del Consiglio, non ci sono dubbi" si legge in una nota dell'Università patavina. Si tratta della prima produzione professionale dedicata specificamente al fronte veneto. Anche se per molti versi oscurato dalle vicende del settore isontino, dalle grandi “spallate” offensive di Cadorna al disastro di Caporetto, il Veneto fu il territorio più segnato dall'’impatto della guerra mondiale. In Veneto si combatté dal primo all’'ultimo giorno del conflitto; veneti furono i primi profughi causati dalla guerra (decine di migliaia di abitanti dell’Altipiano di Asiago e del Vicentino costretti ad abbandonare le proprie case durante l’'offensiva austriaca del 1916); in Veneto, sul massiccio del Grappa, ci combatté l’'ultima battaglia di retroguardia che fermò l’offensiva austrotedesca nel dicembre 1917 e venne iniziata la battaglia finale che avrebbe portato gli italiani a Vittorio Veneto nel novembre 1918.



In un’'ora e mezza di narrazione serrata, basata sulla riscoperta di straordinari filmati inediti (ritenuti in larga parte perduti), di una vasta selezione di documenti d’archivio e di fonti a stampa dell’'epoca, il concatenarsi degli eventi militari viene intrecciato alle vicissitudini della popolazione civile, testimone silenzioso del pesante impatto che la guerra moderna ebbe sulle città e sul paesaggio della regione. Martedì entrata libera fino a esaurimento posti.



La produzione Sole e Luna Production precisa che il documentario “Cieli Rossi, Bassano in guerra" è prodotto esclusivamente da Sole e Luna Production e che non è in atto alcuna forma di collaborazione con Istituto Luce.
Ultimo aggiornamento: 17 Novembre, 11:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA