Gravissimo consulente d'azienda tratto in salvo nel lago di Caldonazzo

Lunedì 7 Luglio 2014
ROMANO - Sta lottando contro la morte l'uomo recuperato ieri pomeriggio nelle acque del lago di Caldonazzo dai sub dei vigili del fuoco e dagli assistenti bagnanti. Romano Simeoni, consulente d'azienda, 66 anni di Romano d'Ezzelino, è rimasto per almeno 20 minuti sott'acqua, ma i soccorritori sono riusciti a fargli ripartire il cuore. L'uomo si trova ricoverato nel reparto di rianimazione del Santa Chiara in condizioni critiche.
Erano le 15.30 di ieri, quando gli amici con cui Simeoni era uscito a fare un giro in pedalò si sono accorti che l'uomo, in acqua da parecchio tempo con pinne e maschera, non era più riemerso. È accaduto davanti alla spiaggia Riviera, a Caldonazzo. L'uomo, la sua compagna, ed una coppia di amici con un bambino piccolo, avevano noleggiato il pedalò verso le 14.30. Simeoni, come era solito fare, si è subito tuffato. «L'ora di noleggio era quasi terminata, volevano far fare il bagno al bambino e ci siamo accorti che Renato non era vicino al pedalò - spiega l'amico Brasovan Catalin - prima si era immerso con le pinne, poi era tornato, aveva lasciato le pinne sul pedalò ed aveva preso la maschera. Era solito nuotare tanto. Quando ci siamo accorti che non riemergeva più, abbiamo chiamato i soccorsi: con il fischietto che era a bordo del pedalò non ci sentivano, allora ci siamo avvicinati alla riva». Alle 15.30, dunque, scatta l'allarme. Nel punto in cui era stato visto per l'ultima volta l'uomo si precipitano l'assistente bagnanti della spiaggia e il gommone del servizio Spiagge Sicure. I soccorritori si immergono, ma non lo trovano. Da Trento la centrale operativa del 118 manda sul posto, come da protocollo inaugurato da questa stagione, l'elicottero con i sub del gruppo sommozzatori dei vigili del fuoco permanenti. Le ricerche sono difficoltose, perché la visibilità sul fondo del lago è di solo un paio di metri. Il corpo dell'uomo viene trovato sul fondo, a dieci metri di profondità e ad una distanza di circa 120 metri dalla spiaggia. C'è una forte differenza di temperatura tra l'acqua in superficie, circa 23 gradi, e il punto in cui è stato trovato l'uomo, solo dieci gradi.
Lo sfortunato turista, arrivato da Romano per trascorrere con gli amici una giornata al lago, è stato portato subito a riva. Le manovre di rianimazione sono partite subito, sotto gli occhi atterriti della sua compagna, degli amici e di tutte le persone che erano in spiaggia. Persone che hanno salutato con un applauso rivolto a tutti i soccorritori la partenza dell'ambulanza con il paziente a bordo. Nonostante la lunga permanenza in acqua, nonostante la temperatura fredda sul fondale, il cuore dell'uomo ha miracolosamente ripreso a battere. In rianimazione al Santa Chiara i medici stanno facendo tutto il possibile per tenerlo in vita. «Il coordinamento dei soccorsi ha funzionato secondo il protocollo - spiegava ieri Mauro Zambaldi della Security srl, società che gestisce Spiagge Sicure - scattato l'allarme per «persona sommersa», l'assistente bagnanti ha chiamato il coordinatore Marco Salvo che si trova sull'unità mobile, il quale ha allertato il 118. Si è dunque attivata la procedura che prevede l'arrivo in elicottero dei sud dei vigili del fuoco».
Gianni Trentin

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