La "troika" dei prefetti detta i compiti

Sabato 28 Febbraio 2015
CarI aspiranti sindaco, ecco i compiti per casa. Con una mossa a sorpresa, la Prefettura di Venezia piomba sulla campagna elettorale veneziana. Il prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia, ha incontrato buona parte dei rappresentanti delle attività economiche e del sindacato veneziano. Con lui c'erano anche i "colleghi" commissari Vittorio Zappalorto (alla guida del Comune) e Cesare Castelli (commissario della Provincia).
Una riunione, hanno spiegato gli invitati, del tutto inattesa e che ha come scopo la costruzione di una struttura di coordinamento che realizzi un elenco di interventi e provvedimenti da attuare quanto prima, ma anche da lasciare in eredità al futuro sindaco di Venezia, che, lo ricordiamo, ricoprirà anche la carica di sindaco metropolitano.
L'iniziativa della "troika veneziana" (ossia dei tre rappresentanti del governo sul territorio) arriva a poche settimane dalle primarie del centrosinistra e in piena campagna elettorale In una nota, la Prefettura ricorda la «singolare congiuntura istituzionale» presente sul territorio veneziano, ma è singolare anche l'iniziativa messa in campo dello stesso ufficio governativo. «Per me è stata una vera sorpresa e con così pochi giorni di preavviso», commenta Giuseppe Fedalto, presidente della Camera di Commercio di Venezia.
Prefetto e commissari hanno chiesto ai partecipanti di dar vita a un organismo «che avrà il compito di realizzare una vera e propria attività istruttoria», che abbia poi l'obiettivo di individuare, laddove possibile, soluzioni «da attuare in tempi solleciti e, nel contempo, di fornire preziosi suggerimenti ai futuri amministratori della "res publica", in vista del duplice passaggio dalle gestioni commissariali agli organi elettivi del Comune e della Città metropolitana».
E visto che la "struttura di coordinamento", o "organismo", come recita la nota prefettizia, nasce in sede istituzionale e che tra i suoi partecipanti ci sono Camera di Commercio, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna nonché i segretari di Cgil e Uil Veneto, non è peregrino pensare che i suggerimenti possano essere, per gli aspiranti sindaco, alquanto vincolanti.
Una lista delle cose da fare che, se non sono veri e propri compiti a casa, rimane comunque politicamente importante, senza dimenticare che i candidati hanno già concordato i loro programmi elettorali, anche negli aspetti più minuziosi.
L'invito della prefettura è comunque stato accolto positivamente dalle categorie. Enrico Piron, segretario generale della Cgil veneziana, parla di «segnale di attenzione», anche se, come ricorda Maurizio Franceschi di Confesercenti, il tempo a disposizione è quasi agli sgoccioli. «Si tratta di un tentativo apprezzabile, ma il tempo a disposizione è poco - spiega Franceschi - però noi abbiamo già chiesto d'intervenire in merito alla diffida amministrativa, un intervento che è già nelle possibilità degli amministratori». E per quanto riguarda la politica? Giuseppe Fedalto, presidente della Camera di Commercio veneziana, è categorico: in prefettura «di politica non si è parlato».
Tuttavia, Matteo Zoppas, presidete di Confindustria, sottolinea che «soprattutto il ruolo svolto dai prefetti, non ancorato a logiche elettorali, pone tutta la discussione nell'ottica di fornire strumenti operativi di diretto e immediato utilizzo da parte del sistema economico per risolvere alcune problematiche che investono il territorio».
© riproduzione riservata

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci