Ferro sottratto alla Evraz Palini e Bertoli, la Procura di Udine chiude le indagini

Martedì 31 Marzo 2015
SAN GIORGIO DI NOGARO - Camion carichi di materiale ferroso e acciaio. In uscita dai piazzali della Evraz Palini e Bertoli di San Giorgio di Nogaro, con bolle di accompagnamento fasulle. E diretti a un paio di ditte fuori regione, per la rivendita a nero dei rottami, al prezzo di 220 euro a tonnellata a fronte di un valore di mercato di 310 euro. L'inchiesta, condotta dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Udine, che due anni fa portò alla luce il giro di rottami ferrosi «a nero», derivante da plusvalenze di pesatura, è chiusa. L'avviso di conclusione delle indagini preliminari, a firma del pm titolare del fascicolo Viviana Del Tedesco, è stato notificato nei giorni scorsi a sette indagati, tutti accusati di associazione a delinquere.
In cima alla lista figura Alberto Citossi, 45 anni di Muzzana del Turgnano, titolare dell'omonima ditta di autotrasporti, a cui gli inquirenti attribuiscono il ruolo di colui che organizzava e dirigeva i sistematici furti di ingenti quantitativi di materiale ferroso della Evraz, parte del gruppo del magnate russo Roman Abramovich. Destinatari del 415 bis anche la sorella Francesca Citossi, 37, impiegata nella ditta, che avrebbe avuto il ruolo di compilare le false bolle di accompagnamento della merce; e i dipendenti della ditta Roberto Coden, 51 di Gonars, Marius Ioan Ginga, e Adrian Calin Dascal, 36 e 35 anni di Cervignano, che avrebbero effettuato le operazioni di carico e scarico del materiale. L'avviso è stato recapitato infine all'allora amministratore delegato della Evraz, Roberto Bissacco, 50 anni di Pasian di Prato, che secondo la Procura avrebbe concordato con Citossi le sottrazioni di materiale ferroso, garantendo agli autotrasportatori libertà di azione nelle operazioni di carico organizzate nelle ore notturne per evitare la vigilanza del personale addetto al controllo della merce in uscita. Oltre che a un dipendente della Evraz, Oleg Paliy, 46 di Lignano, che avrebbe aiutato gli autisti a caricare i camion.
Molti indagati, primi tra tutti Citossi, con l'avvocato Maurizio Miculan, e Bissacco, con il collega Giuseppe Campeis, sono già pronti a formalizzare istanza di patteggiamento alla Procura. Sono usciti di scena invece i due titolari delle ditte che avrebbero acquistato il materiale.
e.v.

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