Asse leghista per scoprire le carte

Mercoledì 30 Luglio 2014
UDINE - “Missione trasparenza”: potrebbe chiamarsi così la vera e propria spedizione esplorativa che la minoranza udinese ha intenzione di compiere per vederci chiaro rispetto a ciò che da ora in poi per il centrodestra friulano si configura come un “porto delle nebbie”, ovvero i nuovi assetti Amga-Hera. Lo conferma il capo dell'opposizione Adriano Ioan: «Visto che dopo il primo cda di Hera riunitosi a Udine abbiamo capito che della nuova società non sapremo nulla di nulla da questo sindaco, abbiamo già contattato – dice - attraverso l'intervento del senatore Mario Pittoni il neo-eletto sindaco di Padova Bitonci per organizzare un incontro al fine di stabilire un rapporto che consenta di accedere ad una serie di informazioni sui piani industriali che ad oggi sono assolutamente sconosciuti ai consiglieri comunali”.
Padova infatti già dai tempi della giunta Zanonato era entrata nella galassia di Hera con la sua Aps (già in joint venture con la triestina Acegas). Ma ora che c'è stato un “cambio di verso” nella amministrazione padovana l'operazione, più volte tacciata di carattere politico, offre ai consiglieri udinesi un potenziale “cavallo di Troia” nel cda della compagine industriale, un oblò per vederci chiaro su tutta l'operazione che da Udine non si riesce a comprendere a fondo né nei recessi di ciò che stato, dai concambi all'effettiva valutazione data ad Amga, né nelle pieghe di quel che sarà, in particolare le strategie future che riguardano Udine.
«Conosco Bitonci da quando ero in Senato – conferma Pittoni – e so che è una persona seria. L'ho visto in occasione del congresso della Lega e gli ho già chiesto di poterlo incontrare con una delegazione: dopo le ferie faremo un vertice per inquadrare la situazione, anche se queste carte dovrebbero essere doverosamente fornite ai consiglieri comunali. Essere costretti a questo è umiliante per dei rappresentanti delle istituzioni».
Gli fa eco Ioan: «Il cda di Hera a Udine è stato un'inutile passerella a scopi esclusivamente mediatici. La verità è che l'operazione resta la meno trasparente condotta dall'amministrazione Honsell in questi anni. È raro vedere un'azienda da 130 milioni ceduta senza gara e dunque la possibilità di un confronto con altri soggetti che avevano manifestato interesse per l'acquisizione, come Asco Holding che ha chiuso i bilancio con ottimi risultati e rappresentava un'alternativa quanto meno da approfondire».
© riproduzione riservata