Nessuno sconto. Nemmeno da morti. Anzi, forse anche morire sta diventando un lusso.
Asm spa annuncia che dall'1. aprile (ogni allusione al "pesce" è puramente casuale) entreranno in vigore le nuove tariffe per i servizi cimiteriali e i nuovi canoni di concessione per loculi e cellette, tutti ritoccati all'insù come deciso dal commissario prefettizio di Palazzo Nodari Claudio Ventrice.
E non stiamo parlando di aumenti di poco conto. La richiesta di rimodulare i costi è partita dall'azienda visto che non venivano adeguati dal 2008. Asm ha inoltre richiesto al Comune un aggiornamento periodico delle tariffe in base all'indice Istat come avviene nelle altre realtà comunali.
Andando alle cifre ecco a quanto ammonta la stangata sul caro estinto: la tumulazione della salma passa dai 200 ai 242 euro, l'inumazione da 250 a 302, la tumulazione o estumulazione dei resti o delle ceneri passa da 70 a 85 euro, l'estumulazione della salma da 140 a 170 euro, quella straordinara addirittura da 350 a 425 euro, non sarà più prevista la verifica del feretro e dei sigilli mentre la dispersione delle ceneri rimane invariata: 80 euro. Chi non è residente dovrà pagare un costo extra di 100 euro per essere sepolto, 20 euro in più rispetto a prima. Ci sono poi i costi per i loculi e le cellette, più onerosi se si scelgono i cimiteri delle frazioni, rispetto a quello del capoluogo. Nel camposanto di via Oroboni, per uno spazio ai primi tre piani prima della revisione dei costi si spendevano 2.023 euro che diventavano 1.664 se si optava per la quarta fila e 1.305 per quello più in alto. Ora il ritocco ha portato il costo rispettivamente a 2.427, 1.997 e 1.566. Il tutto per una concessione di trent'anni, ma sono previste tariffe anche per 60 e 90 anni.
Altro paio di maniche se si deve affittare una celletta dove seppellire un urna cineraria. Qui il prezzo variava dai 198 ai 161 euro, sempre per 30 anni, in base alla posizione. Ora si passa dai 237 ai 193 euro.
© riproduzione riservata
Asm spa annuncia che dall'1. aprile (ogni allusione al "pesce" è puramente casuale) entreranno in vigore le nuove tariffe per i servizi cimiteriali e i nuovi canoni di concessione per loculi e cellette, tutti ritoccati all'insù come deciso dal commissario prefettizio di Palazzo Nodari Claudio Ventrice.
E non stiamo parlando di aumenti di poco conto. La richiesta di rimodulare i costi è partita dall'azienda visto che non venivano adeguati dal 2008. Asm ha inoltre richiesto al Comune un aggiornamento periodico delle tariffe in base all'indice Istat come avviene nelle altre realtà comunali.
Andando alle cifre ecco a quanto ammonta la stangata sul caro estinto: la tumulazione della salma passa dai 200 ai 242 euro, l'inumazione da 250 a 302, la tumulazione o estumulazione dei resti o delle ceneri passa da 70 a 85 euro, l'estumulazione della salma da 140 a 170 euro, quella straordinara addirittura da 350 a 425 euro, non sarà più prevista la verifica del feretro e dei sigilli mentre la dispersione delle ceneri rimane invariata: 80 euro. Chi non è residente dovrà pagare un costo extra di 100 euro per essere sepolto, 20 euro in più rispetto a prima. Ci sono poi i costi per i loculi e le cellette, più onerosi se si scelgono i cimiteri delle frazioni, rispetto a quello del capoluogo. Nel camposanto di via Oroboni, per uno spazio ai primi tre piani prima della revisione dei costi si spendevano 2.023 euro che diventavano 1.664 se si optava per la quarta fila e 1.305 per quello più in alto. Ora il ritocco ha portato il costo rispettivamente a 2.427, 1.997 e 1.566. Il tutto per una concessione di trent'anni, ma sono previste tariffe anche per 60 e 90 anni.
Altro paio di maniche se si deve affittare una celletta dove seppellire un urna cineraria. Qui il prezzo variava dai 198 ai 161 euro, sempre per 30 anni, in base alla posizione. Ora si passa dai 237 ai 193 euro.
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