Ideal Standard, si cerca di tardare i licenziamenti

Martedì 22 Luglio 2014
L'ultima speranza sta nella neo-costituita cooperativa Ceramiche Idealscala. E nella concessione - con la garanzia della necessaria copertura finanziaria - della cassa integrazione in deroga fino alla fine dell'anno. Che la stessa Coop formalizzerà oggi al ministero del Lavoro attraverso una manifestazione di interesse alla continuità produttiva della fabbrica di Orcenico. Una soluzione che consentirebbe di dare gambe all'operazione di workers buyout, cioé l'avvio operativo della coop dei lavoratori nel momento in cui Ideal Standard dovesse dare seguito anche alla parte dell'accordo (quello del 22 maggio scorso) che prevede una serie di operazioni e agevolazioni su capannone, volumi, impianti e marchi proprio per consentire la continuità produttiva da parte di un nuovo soggetto imprenditoriale. Il cui "nucleo" è proprio la cooperativa fondata dai primi 18 lavoratori ai quali potrebbero aggiungersene molti altri. Oltre - nel caso in cui ci fosse la prospettiva vera di un rilancio - anche da eventuali altri investitori.
Tutto questo è però subordinato sia alla cassa in deroga che - soprattutto - alla volontà del colosso Usa di "agevolare" l'operazione di subentro aziendale che nelle settimane scorse era naufragata con il Gruppo Bpi in quanto erano venute meno le condizioni. Un'impresa al limite dell'impossibile. Ma, ieri pomeriggio, le indiscrezioni che filtravano dall'azienda parlavano della volontà della società di rispettare gli accordi e di chiedere la cassa, salvo però la chiusura della procedura di mobilità. Insomma, i licenziamenti "obbligatori" potrebbero essere posticipati (si tratterà di cercare la soluzione tecnica possibile) attivando, per ora, la mobilità solo volontaria. Se non ci sarà l'accordo i licenziamenti potrebbero partire subito. Sarebbero immediatamente impugnati dai lavoratori pronti a occupare lo stabilimento. «L'azienda in questo - sostiene Giuseppe Pascale, Cgil - avrebbe la totale responsabilità di un disastro non solo economico ma sociale sul territorio».
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